by Gianfranco D’Anna
L’effetto Barbera infiamma le chat dei magistrati. L’articolo sul Foglio del Presidente emerito della Corte Costituzionale, che definisce la separazione delle carriere una inevitabile riforma liberale che non porterà ad una subordinazione dei Pm al potere politico, ha aperto una breccia nella grande muraglia dell’Anm che attraversa l’Italia.
“Io voterò Sì” scrivono diverse toghe nei messaggi privati ai colleghi, a latere dell’articolo di Augusto Barbera.
L’ex deus ex machina dell’accusa dell’inchiesta di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, non é il solo a rompere il fronte del NO dei magistrati, ma la fronda del SI procede ancora a “quota periscopio” rifiutando interviste e dichiarazioni.
Negli ambienti delle correnti della magistratura, fra i cultori “del sospetto come anticamera della verità”, affiorano tuttavia i ricordi di come e quanto i giudici di ArticoloCentouno abbiano contestato nel recente passato l’Anm ed in particolare si siano sempre detti favorevoli al sorteggio.







