Secondo il Rapporto sul Credito mensile elaborato da Experian, una delle più importanti società internazionali di data technology, il mercato del credito in Italia sta vivendo una fase decisamente positiva.
I dati definitivi più recenti sono quelli aggiornati al mese di settembre 2025 e mostrano una crescita dei prestiti personali non finalizzati del 13% su base annuale. Questi prestiti hanno un importo medio superiore ai 10.000 euro.
Si è registrata una crescita, seppure più contenuta, anche per quanto riguarda i finanziamenti finalizzati, in aumento del 3,6% su base annua.
Un altro dato interessante è quello riportato dalla Mappa del Credito di Mister Credit (un’area della Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria): gli italiani che hanno almeno un prestito rappresentano il 59,6% della popolazione.
La notevole richiesta di prestiti è influenzata anche dagli attuali tassi di inflazione, piuttosto contenuti (1,7% in base alle rilevazioni più recenti).
Se quindi stai valutando la possibilità di richiedere un finanziamento, scopri i prestiti tassi BPER, che puoi richiedere per affrontare spese impreviste, spese pianificate da tempo o il consolidamento di debiti.
Prestiti personali: la crescita delle richieste online
Il settore dei prestiti online sta registrando un aumento che gli analisti definiscono “esponenziale”. In effetti, sempre secondo un’analisi di Experian, dal 2019 il valore del “digital lending” (gestione dei prestiti in modo completamente digitale) è aumentato di oltre 5 volte raggiungendo nel 2024 i 18,8 miliardi di euro.
Secondo le previsioni, i prestiti online rappresenteranno il 30% del mercato del credito entro il 2029. Tra le soluzioni in maggiore crescita c’è il Buy Now Pay Later (BNPL, Compra adesso, paga dopo).
Perché la richiesta di prestiti è in aumento?
Le ragioni che spiegano l’aumento della richiesta di prestiti sono numerose. Una delle ragioni è che molti dei richiedenti sono under 36, ovvero persone che in molti casi sono entrati nel mondo del lavoro da non molti anni e quindi con limitate quantità di risparmi.
In parte, inoltre, c’è anche un cambiamento di mentalità: in passato le persone erano più restie a ricorrere a un finanziamento, mentre oggi, soprattutto i più giovani, vedono il prestito come un modo per gestire le spese con maggiore serenità e pianificare determinati obiettivi.
Anche la digitalizzazione ha avuto il suo peso: oggi richiedere un prestito online è una procedura comoda e semplice che comporta poca burocrazia: la richiesta può essere fatta utilizzando un pc, uno smartphone o un tablet senza doversi recare presso una filiale fisica della banca.
Infine, anche il fatto che i tassi d’interesse siano scesi rispetto ad alcuni anni fa, ha spinto molti a considerare la possibilità di affrontare determinate spese ricorrendo a un finanziamento piuttosto che a intaccare la propria scorta di liquidità o smobilizzare i propri risparmi.
Tassi d’inflazione: qual è la situazione attuale?
Negli ultimi anni il tasso d’inflazione è stato piuttosto basso, con l’eccezione del 2022 (8,1%) e del 2023 (5,7%). Attualmente il tasso è dell’1,7%, nel 2024 era stato dell’1% e nel 2021 dell’1,9%. Negli anni 2022 e 2023 l’aumento dell’inflazione è stato dovuto a varie circostanze: alcuni conflitti, l’aumento dei costi di trasporto e materie prime (una delle conseguenze del post-Covid) e le politiche fiscali espansive per aumentare la domanda.