Chiusa una guerra si scatena subito il focolaio di un altro conflitto. Il Pakistan ha sferrato una serie di attacchi aerei a sorpresa contro obiettivi a Kabul, capitale dell’Afghanistan, con l’intento dichiarato di colpire il leader dei talebani pakistani Noor Wali Mehsud.
Tra gli obiettivi colpiti figura un’autovettura nel distretto di Macroyan, sulla quale si ritiene viaggiasse Mehsud.
La notizia della sua morte resta incerta: fonti contrastanti, tra cui un presunto messaggio audio dello stesso Mehsud, negano la sua uccisione. Le autorità afgane hanno confermato una potente esplosione nel cuore di Kabul ma hanno invitato la popolazione alla calma.
L’attacco aereo a Kabul segna un’escalation senza precedenti della campagna antiterrorismo del Pakistan in territorio afghano ed evidenzia la risoluta intenzione di Islamabad di colpire le basi dei guerriglieri talebani che compiono attentati in Pakistan per poi rifugiarsi oltre i confini afghani.
Il governo pakistano ha reso noto che é stata compiuta anche un’incursione di commandos dell’intelligence nell’area di Khyber Pakhtunkhwa, nella regione nord-occidentale del paese.
Il blitz, nel corso del quale sono morti 11 militari dei servizi di sicurezza pakistani, mirava a neutralizzare i guerriglieri del gruppo Fitna al Khawarij, affiliato ai Tehrik-i-Taliban Pakistan, noti anche con il nome Talebani Pakistani, attivi dal dicembre 2007 e che operano al confine tra l’Afghanistan e il Pakistan. Il gruppo é alleato con lo Stato Islamico, con Al-Qaida e con i Talebani dell’Afghanistan.
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