Indimenticabile in “Io e Annie ” e nel ruolo della moglie del Padrino, Diane Keaton é stata simbolo di intelligenza, ironia e anticonformismo e col suo stile inconfondibile ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema.

Prima stella della saga Il Padrino e poi musa di Woody Allen, con l’attrice premio Oscar Hollywood perde non solo una straordinaria interprete, ma anche una donna capace di rivoluzionare il concetto stesso di femminilità sul grande schermo.
Dopo il debutto teatrale a Broadway con Hair, nel 1968, si impose grazie al ruolo di Kay Adams, la riservata ma indomita moglie di Michael Corleone (Al Pacino), nella trilogia de Il Padrino (1972, 1974 e 1990) diretta da Francis Ford Coppola. Un personaggio che accompagnò tutta l’evoluzione del protagonista, offrendo un punto di vista femminile e disilluso sulla parabola mafiosa della famiglia Corleone.

Fu il sodalizio artistico e sentimentale con l’attore e regista Woody Allen a consacrarla definitivamente come star protagonista di alcuni dei più celebri film del regista newyorkese. Con “Io e Annie” del 1977 il connubio raggiunse l’apice: Allen scrisse per lei un ruolo su misura – quello di una donna eccentrica, vulnerabile e affascinante – ispirato alla loro storia personale ed il film rivoluzionò il genere della commedia romantica americana e valse a Keaton l’Oscar come miglior attrice protagonista, oltre a un Golden Globe e un ptremio Bafta.
