Per i giudici della Consulta “la Costituzione é la bussola, l’Europa la stella polare” ha esordito così dopo l’elezione all’unanimità alla Presidenza della Corte Costituzionale, Giovanni Amoroso, 76 anni, che succede ad Augusto Barbera che ha terminato il suo incarico al vertice della Consulta lo scorso 21 dicembre.

Originario di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, magistrato dal 1975, è stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017 e dal dicembre 2023 ne era vice Presidente. Rimarrà in carica fino al 13 novembre 2026, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale. Come primo atto, Amoroso ha nominato vicepresidenti i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini.
“Non giova al Paese che ci sia una situazione, se non di conflitto, di non armonia tra magistratura e politica” ha affermato nella conferenza stampa subito dopo l’elezione il neo Presidente della Corte Costituzionale.”Ci aspettiamo e sicuramente sarà così – ha aggiunto – che dal Parlamento verranno nominati giudici di assoluto livello e di valore come negli anni scorsi Barbera, Posperetti e Silvana Sciarra, che dopo il giuramento si spogliano della loro provenienza” perchè poi “c’è la sintesi della camera di consiglio”. 
Entrando nel merito delle delicate questioni della fecondazione assistita e del fine vita, ricordando che di questi temi la Corte si é occupata più volte, e sarà ancora chiamata a farlo, il Presidente Amoroso ha affermato che “ é un po’ difficile che si possano fare passi indietro, ma poi c’è sempre da confrontarsi con il contesto, pensate a tutto quello di particolare che si è verificato durante la pandemia”.