Saranno liberati all’alba di lunedi 13, gli ostaggi israeliani superstiti ancora in mano ad Hamas. E’ quanto sostiene una fonte della Cnn, secondo la quale il rilascio dei circa 20 ostaggi ancora in vita avverrà da diverse località nella notte tra domenica e lunedì.
Anche se potrebbe ancora cambiare, questa tempistica garantirebbe che gli ostaggi vengano liberati prima dell’arrivo in Israele nella mattinata di lunedì del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per partecipare alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace a Gaza. Cerimonia alla quale non parteciperà Hamas, che lo ha ufficialmente comunicato all’agenzia France Presse.
Una conferma indiretta del rilascio all’alba di lunedì degli ostaggi viene dalla mobilitazione delle forze di sicurezza israeliane pienamente preparate, con squadre in stato di allerta per ogni eventualità nel caso in cui la liberazione venga anticipata alla notte fra domenica e lunedì.
Contemporaneamente l’esercito israeliano ha avviato il trasferimento dei detenuti palestinesi che saranno rilasciati nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Gerusalemme Haaretz, i detenuti che torneranno in libertà in Cisgiordania sono stati trasferiti nel carcere di Ofer, mentre quelli che torneranno nella Striscia di Gaza o che andranno in Egitto sono stati trasferiti nel carcere di Ketziot.
I media internazionali iniziano intanto a diffondere particolari sull’attività di ricerca dei bunker sotterranei di Gaza del gruppo terroristico condotta dall’intelligence israeliana.
Il New Work Times rivela che in un covo a decine di metri sotto terra é stato trovato un computer non connesso a nessuna rete, e quindi impossibile da intercettare.
Il PC conteneva una direttiva di sei pagine, scritta a mano in arabo, che l’intelligence israeliana ritiene essere stata scritta da Yahya Sinwar, il defunto capo di Hamas.
