Se fino agli anni ‘80 era l’intelligence europea e statunitense ad aver trasformato il Messico nel baricentro della guerra fredda nell’America Latina, la maledizione dei narcos ha convertito il paese di Pancho Villa, Emiliano Zapata e Benito Juárez a base strategica dello tsunami di cocaina che quotidianamente si riversa in Usa ed in Europa.
Una inarrestabile valanga di droga che sta inducendo l’amministrazione Trump ad intervenire con blitz di intelligence e operazioni militari contro i cartelli messicani e colombiani.
La notizia ha provocato tensioni diplomatiche. La Presidente messicana Claudia Sheinbaum ha ribadito il rifiuto di “qualsiasi forma di intervento o interferenza” straniera, affermando che “il Messico coordina e collabora, ma non si subordina”.

Ma secondo gli analisti di strategie politico militari Sheinbaum e le autorità messicane in qualche modo collaboreranno. Mexico e coca: si prospetta un nuovo intrigo, come quelli dei decenni precedenti.
“Così lontano da Dio e così vicino agli Stati Uniti” diceva a fine Ottocento l’allora presidente del Messico, Porfirio Diaz, lamentando la vulnerabilità e in qualche modo l’isolamento internazionale del suo paese.
Ma in realtà il Messico si é spesso trovato al centro di trame diplomatiche che vanno dall’intervento napoleonico per instaurare una monarchia amica, culminato con l’incoronazione di Massimiliano d’Asburgo, alle recentissime accuse all’Iran di aver tentato di uccidere l’ambasciatore israeliano.
Crocevia di operazioni segrete, pressioni politiche e narrative cospirative sono molti gli episodi – tra quelli storicamente accertati ed altri che restano controversi -che hanno visto il Messico protagonista di appassionanti spy story.

La storia é ricca di episodi clamorosi come quello del telegramma del Ministro degli Esteri dell’Impero tedesco Arthur Zimmermann all’ambasciatore in Messico von Eckardt, nel 1917, che cambiò la storia. Berlino propose a Città del Messico un’alleanza anti-USA promettendo Texas, Nuovo Messico e Arizona. L’intercettazione britannica e la pubblicazione negli Stati Uniti del documento contribuirono invece alla svolta dell’opinione pubblica verso l’ingresso in guerra.
Non meno clamorosa l’operazione Bolivar durate la seconda guerra mondiale. Lo spionaggio nazista organizzò una rete informativa in America Latina con diramazioni in Messico. L’operazione fu alla fine un fallimento strategico, ma attestò il Paese come scacchiera dell’intelligence globale durante il conflitto.





