Pietas umana e giornalistica da sole non bastano per ricordare l’infinita parabola professionale ed esistenziale di Emilio Fede.
“Ogni mattina leggo i necrologi. Se non c’è il mio nome, vado a farmi la barba”, ripeteva spesso con un sorriso fra lo scherzoso e il sardonico Emilio Fede, esorcizzando con l’ironia la paura della fine.



