Cuore & Batticuore Rubrica settimanale di posta storie di vita e vicende vissute
by Dino Petralia
La memoria dei momenti felici. Nelle piccole e grandi avversità eleggiamo sempre una risorsa interna, una sola, in grado di reggere il contrasto nel tentativo di superarlo.
Questo perché l’istinto di sopravvivenza non é solo rifuggire dalla morte, ma anche e soprattutto annullare i dissidi interiori e le contrarietà con l’intervento di rimedi compensativi che risiedono nel piccolo patrimonio di gioie e di successi accumulati nel tempo.
È un esercizio che tutti siamo abituati a fare. Chi consapevolmente, selezionando come in un juke-box il miglior pezzo da ascoltare in silenzioso ausilio e lasciando che la cura funzioni; chi invece operando naturalmente e automaticamente grazie a un meccanismo compensativo collaudato, al quale abbiamo ormai abituato il carattere.
Che non é ottimismo infantile e cieco, bensì fiducia assolutoria delle proprie forze.
Come sganciare al proprio interno, nell’atto del passaggio di un turbamento maligno e nocivo, una bomba benefica produttrice di quiete e di affidamento.
Una terapia provvidenziale, un vaccino a geometria variabile ma efficace.
Cosa occorre, però, perché tutto questo avvenga? Quale materia prima necessita per riempire il prezioso contenitore della nostra anima di anticorpi equilibratori e così tanto remunerativi?
È presto detto! Occorre incamerare più gioie possibili, per poi saperle resuscitare alla bisogna; ma soprattutto occorre la capacità di riconoscerle in tempo, così da assorbirle e custodirle nel più segreto forziere dell’anima, nel tabernacolo sacro del nostro cuore.
Riconoscerle si! Perché le gioie, piccole e non piccole della vita ci passano accanto ogni giorno e a volte le scansiamo senza accorgercene.
Ognuno ha le sue, l’intensità dipende da chi le vive e dalla lungimiranza o miopia dell’età.
A ciascuno, dunque, compete il compito salvifico della scoperta del valore e del servizio di una gioia.
Gioie che silenziosamente sedimentano l’anima come un pavimento pulviscolare.
Sfruttiamo dunque questa polvere di stelle che viene da lontano e che così vicino ormai ci appartiene.
Serve…e servirà!
Gli abbracci e la tenerezza dei genitori. La felicità dei figli e dei nipoti. Gli sguardi indelebili dell’adolescenza, i baci che conservano ancora tutte le emozioni del momento, amori, incontri e ritorni. Successi e riconoscimenti professionali. I momenti più belli non si dimenticano mai. E’ proprio così: sono ricordi a cui ricorrere nei momenti di scoramento e di delusione. Anteponendo al rischio di innescare malinconia, la consapevolezza che quanti sono in grado di ricordare senza dolore le gioie del passato, hanno l’opportunità di godersi serenamente il presente.