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Non solo covid: la Cina programma attacchi di agriterrorismo

Non solo covid. Il quotidiano inglese The Guardian spiega perché c’é allarme e preoccupazione da parte della comunità scientifica, delle autorità sanitarie e dell’industria agroalimentare dopo la scoperta che due ricercatori cinesi hanno introdotto clandestinamente negli Stati Uniti un fungo altamente velenoso in grado di infettare irreversibilmente le produzioni agrarie e provocare gravissimi danni ai consumatori.Non solo covid: la Cina programma attacchi di agriterrorismo

Non solo covid: la Cina programma attacchi di agriterrorismoSecondo l’FBI, un fungo potenzialmente “arma agroterroristica” é stato introdotto illegalmente negli Stati Uniti da scienziati cinesi.

Yunqing Jian e Zunyong Liu accusati di aver contrabbandato negli Stati Uniti un fungo che può causare gravi malattie e miliardi di dollari di perdite nei raccolti

Secondo quanto affermato dal dipartimento di giustizia, due scienziati cinesi sono stati accusati di aver introdotto illegalmente negli Stati Uniti un fungo tossico che intendevano studiare presso un’università americana.

Yunqing Jian, 33 anni, e Zunyong Liu, 34 anni, sono accusati di cospirazione, contrabbando, false dichiarazioni e frode sui visti, ha affermato martedì l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale del Michigan in una dichiarazione.

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Fusarium graminearum

Il dipartimento di giustizia ha affermato che la coppia ha cospirato per introdurre di nascosto negli Stati Uniti un fungo chiamato Fusarium graminearum, che causa la “carie della spiga”, una malattia che colpisce grano, orzo, mais e riso.

Il fungo é classificato nella letteratura scientifica come una “potenziale arma di agroterrorismo”, ha affermato l’FBI, e provoca perdite per miliardi di dollari ogni anno.

Secondo quanto affermato, provoca vomito, danni al fegato e difetti riproduttivi negli esseri umani e nel bestiame.

Jian é comparsa in tribunale ed è stata riportata in carcere in attesa dell’udienza per la cauzione giovedì. Un avvocato assegnato solo per la sua comparizione iniziale si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni.

Nel luglio 2024, Liu é stato respinto all’aeroporto di Detroit e rispedito in Cina dopo aver cambiato versione durante un interrogatorio sul materiale vegetale rosso trovato nel suo zaino, ha dichiarato l’FBI.

Inizialmente ha affermato di non essere a conoscenza dei campioni, ma in seguito ha affermato di voler utilizzare il materiale per la ricerca presso un laboratorio dell’Università del Michigan dove lavorava Jian e dove Liu aveva precedentemente lavorato, ha dichiarato l’FBI.

Secondo la denuncia, Jian e Liu, il suo fidanzato, avevano entrambi precedentemente condotto ricerche sul fungo in Cina.

Secondo l’FBI, le autorità hanno trovato un articolo scientifico sul telefono di Liu intitolato “Guerra contro agenti patogeni delle piante in condizioni climatiche mutevoli”.Non solo covid: la Cina programma attacchi di agriterrorismo

Messaggi scambiati tra i due nel 2024 suggeriscono che Jian si stesse già occupando del Fusarium graminearum nel laboratorio del campus prima che Liu venisse arrestato all’aeroporto di Detroit, ha dichiarato l’FBI. L’università non ha i permessi federali per occuparsene.
Gli Stati Uniti non hanno un trattato di estradizione con la Cina, il che rende improbabile l’arresto di Liu a meno che non torni.

Il procuratore statunitense Jerome Gorgon Jr. ha descritto il contrabbando del fungo negli Stati Uniti come una questione di “sicurezza nazionale” e ha sottolineato l’appartenenza di Jian al Partito Comunista Cinese.

“Questi due stranieri sono stati accusati di aver introdotto clandestinamente un fungo descritto come una ‘potenziale arma agroterroristica’ nel cuore dell’America, dove apparentemente intendevano utilizzare un laboratorio dell’Università del Michigan per portare avanti il ​​loro piano”, ha affermato Gorgon.

La scorsa settimana il segretario di Stato americano Marco Rubio ha promesso di “revocare aggressivamente i visti” per gli studenti cinesi, una mossa condannata da Pechino come “irragionevole” e “discriminatoria”.

La mossa fa parte di una più ampia stretta sull’immigrazione da parte dell’amministrazione Trump.

Anche Kseniia Petrova, una scienziata russa ad Harvard, rischia l’eplulsione dopo aver omesso di dichiarare i campioni biologici presenti nel suo bagaglio al ritorno da un viaggio a Parigi.Non solo covid: la Cina programma attacchi di agriterrorismo

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