Autunno italiano
Autunno shock all’orizzonte e scenari politici da campagna elettorale permanente con la prospettiva sempre più concreta di elezioni anticipate nella primavera prossima.
Sono molti e tutti con un notevole impatto economico, politico e soprattutto istituzionale i fronti caldi aperti ad agosto dal governo: dal muro contro muro con l’Europa su conti pubblici, bilancio e immigrazione all’isolamento internazionale, dalle nomine Rai a quelle dei vertici dell’ intelligence, dalla sfida alla magistratura al corto circuito con la società Autostrade e l’Ilva di Taranto.
La possibile deriva che allarma maggiormente è quella dell’economia, con l’esigenza di far quadrare il contenimento del deficit, la promessa elettorale della flat tax, gli investimenti e la ricostruzione delle infrastrutture ed il venir meno del sostegno del Quantitative Easing.
Per i più pessimisti, assieme ai contraccolpi economici, si potrebbe delineare anche una inedita frattura politico-istituzionale con addirittura un triplice assetto di governo. Già sulla base di scelte, iniziative, dichiarazioni e prese di posizione di 83 giorni di governo, il Premier Giuseppe Conte, il Ministro dell’economia, Giovanni Tria e il Ministro degli Esteri Moavero Milanesi, rappresenterebbero in effetti il baricento governativo garante degli accordi internazionali, del rigore della spesa pubblica e del rispetto della Costituzione.
Parallelamente a Palazzo Chigi, secondo questa analisi della situazione politica in progress, agirebbero altri due governi. Quello a trazione 5 Stelle che farebbe capo al Vice Premier e pluri Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, ed ai Ministri Danilo Toninelli, Alfonso Bonafede, Barbara Lezzi, e quello della crescente onda leghista guidato dal Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini e che ha l’altro punto di forza nel Sottosegretario del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti
Una maggioranza e tre Governi di fatto. Una sorta di triumvirato di Governo, del quale il Presidente del Consiglio Conte si sforza di rappresentare la sintesi e di garantire l’equilibrio nei rapporti fra l’esecutivo il Quirinale, i Presidenti delle Camere e i vertici degli organi costituzionali.
Un equilibrio politico complessivo che, dopo il tragico agosto del crollo del ponte Morandi, delle valanghe e dei torrenti killer, si accinge ad attraversare quello che si preannuncia come l’autunno più destabilizzante degli ultimi 20 anni.
Uno tsunami d’autunno caratterizzato dal marasma concentrico di spread, dazi, Trump, fonti energetiche, banche, debito pubblico, Quantitative Easing e Brexit.