HomeLapidiBruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà

Bruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà

Voce baritonale ed eloquio pacato di chi pensa quel che dice e dice quel che pensa.  Sempre misurato e concreto, Bruno Pizzul non amava i toni concitati sia nelle cronache – anche a due voci, di cui é stato pioniere – sia nelle analisi.

È stato la voce della Nazionale italiana dal 1986 al 2002, ma ha avuto la sfortuna di non vederla mai trionfare. Friulano doc ha avuto un destino parallelo, ma altrettanto di successo, rispetto ai suoi sogni.

Bruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà
Bruno Pizzul

Dopo i primi calci al pallone nella squadra della parrocchia, la Cormonese, diventa calciatore professionista e nel 1958 viene ingaggiato dal Catania. Poi gioca nell’Ischia e nell’Udinese, ma un infortunio al ginocchio lo costringe a interrompere la sua carriera calcistica e a ricominciare da capo.

“Speravo e sognavo. Poi capii che la mia passione era inversamente proporzionale al talento. Ero riuscito a laurearmi, insegnavo alla medie di Gorizia. La Rai di Trieste organizzò un concorso per programmista. Non si presentò nessuno e mi invitarono a partecipare in quanto giovane laureato”, racconta Pizzul in una delle sue ultime interviste.

Bruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà
La foto storica di Bruno Pizzul con la maglia del Catania che marca il campione juventino Omar Sivori

E a questo punto si palesa il destino parallelo: il grande giornalista sportivo Paolo Valenti, che faceva parte della  commissione esaminatrice, consiglia a Pizzul di partecipare al concorso per radio-telecronisti, sicuramente più indicato per lui. “Con me c’erano Bruno Vespa, Paolo Frajese. Beh, venni assunto, con mia somma sorpresa. Cominciò così una carriera inaspettata”, racconta ancora Pizzul.

Assunto in Rai nel 1969, l’anno seguente commentò la sua prima partita, Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia. Dalla Coppa del Mondo del 1986 é diventato la voce delle partite della Nazionale ed é stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002.Bruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà

Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva. Curiosamente non aveva mai preso la patente e spesso si spostava in bicicletta. E’ una delle tante prove che non ha mai perso le staffe, come spesso capita agli automobilisti.

La sobrietà era il suo marchio di fabbrica, una fabbrica di talenti di una Rai in cui si affermavano i meritevoli ed i fuoriclasse. Un’azienda della quale  Bruno Pizzul é stato uno dei protagonisti.Bruno Pizzul grande telecronista amato per la sua saggia sobrietà

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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