Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissute
by Antonella Cortese*
Sono gli ultimi giorni dell’anno, ma la triste conta dei casi di suicidi nelle forze dell’Ordine e Forze Amate non si arresta. Oggi a Caltanissetta un poliziotto si è tolto la vita con un colpo di pistola nel garage di casa.
Nel 2019 abbiamo raggiunto il numero straziante di quasi due episodi alla settimana. Uomini e donne in divisa che decidono, o di rivolgersi contro l’arma oppure di impiccarsi in caserma; queste le modalità con cui nella totalità dei casi decidono di mettere fine al proprio disagio e alle proprie sofferenze.
Da criminologa mi sono da sempre battuta per difendere i diritti civili e preservare il ruolo e la figura della donna nella nostra società colpevole per troppo tempo di aver vissuto nel retaggio culturale di una visione maschilista che ha tolto spazio, e in molti casi la vita, a molte ragazze, compagne, fidanzate, innamorate, amanti, ma alla fine solo e soltanto vittime. Ecco allora dobbiamo reagire all’idea di una società che guarda solo alle vittime, ai fatti compiuti, all’irreparabile. La conta dei morti deve finire.
Si deve indagare alle origini e scoprire le cause. Si è fatto tanto nel contrasto ai femminicidi e molto c’è da fare ancora, ma adesso dobbiamo fare altrettanto per i suicidi nelle forze dell’ordine che, non mi stancherò mai di ripeterlo, sono singoli episodi, ma da trattare assolutamente non come casi isolati.

Proprio come nella violenza contro le donne abbiamo iniziato a risolvere quando si é smesso di pensare al singolo caso di stalking, alla singola lite domestica o al singolo schiaffo, ma si è preso coscienza del fenomeno collettivo e globale del problema.
Due vittime a settimana tra le nostre divise devono suscitare altrettanto sdegno.Che cosa possiamo fare? Iniziamo a parlarne e le Istituzioni ci ascolteranno. Torniamo a chiedere subito una Commissione parlamentare d’inchiesta per i suicidi nelle Forze Armate.
*Antonella Cortese Presidente Aispis, Accademia Italiana delle Scienze Polizia investigativa e Scientifica, e Vice Presidente Osservatorio Nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine
Assolutamente da sottoscrivere e rilanciare, l’appello alle istituzioni affinché promuovano interventi e sostegni psicologici per arginare lo stillicidio di suicidi fra le forze armate e le forze dell’Ordine, promosso dalla criminologa Antonella Cortese. Come dicono i saggi “dopo il verbo amare, il verbo aiutare è il più bello del mondo.” Purchè sia sollecito.