C’è una nuova invisibile frontiera della sicurezza nazionale: quella della sorveglianza aerea assicurata dai droni militari, utilizzati per il controllo del territorio nazionale ed a supporto della sicurezza dei cittadini e della tutela dell’ambiente. Lo sottolinea, con un comunicato, lo Strato Maggiore della Difesa che specifica come nel garantire pienamente i compiti istituzionali le Forze Armate abbiano dimostrato in più occasioni, di saper ottimizzare le risorse, in termini di mezzi e capacità, per metterle a disposizione della collettività.
Tra i mezzi impiegati risultano particolarmente efficaci gli aeromobili a pilotaggio remoto Predator MQ-9 dell’Aeronautica militare ed i droni Raven dell’Esercito che trovano utile impiego nella sorveglianza aerea dei territori a rischio.
I droni “Raven B/Ddl” dell’Esercito rappresentano uno strumento di sorveglianza e ricognizione che permette l’acquisizione di immagini e video in tempo reale dell’area di responsabilità. Con un peso massimo di 2 chilogrammi, i droni Raven permettono di vedere senza essere visti da un’altitudine di 500 piedi, con un raggio massimo d’azione di 10 chilometri e una autonomia di 60 minuti. Sulla base delle immagini acquisite le pattuglie sul terreno intervengono poi per contestare la flagranza di reato.
I doni Predator MQ-9 dell’Aeronautica militare hanno invece un raggio d’azione che supera il migliaio di chilometri, una persistenza in volo di oltre le 24 ore e si caratterizzano anche per l’assenza di personale rischierato. Elemento fondamentale che consente di intervenire ovunque e in qualsiasi condizione. Il Predator è vero e proprio occhio dal cielo che senza esser visto trasmette e mette in condivisione in tempo reale dati, filmati e foto.
Dai primi UAV, Unmanned Aerial Vehicles , gli aerei senza equipaggio da ricognizione tattica lanciabili da catapulta come il Mirach 26 e Mirach 150 (in servizio dal 2000 fino a pochi anni fa), ai loro più moderni successori ed all’avveniristico progetto europeo del drone stealth, la flotta dei droni che è in progressivo potenziamento, sta apportando alle Forze Amate crescenti potenzialità di intelligence e di difesa, ma in caso di necessità anche di capacità offensiva.