Il nuovo Gorbačëv che manca a Mosca

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Il nuovo Gorbačëv che manca a Mosca
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Che pensa Michail Gorbačëv di Vladimir Putin? Possiamo solo immaginare l’angoscia e il dolore dell’ex segretario generale del Pcus ed ultimo Presidente dell’Unione Sovietica, premio Nobel per la pace nel 1990.

Il nuovo Gorbačëv che manca a Mosca
Putin e Gorbačëv

Sarebbe istruttivo e rivelatore dello stato d’animo del popolo russo conoscere pensieri e opinioni del 91 enne leader che nel 1991, dopo anni di tentativi di riformare e democratizzare il regime sovietico, con un coraggio storico di incommensurabile valore non esitò a dichiarare conclusa l’esperienza dell’Urss.

Per Gorbačëv, e in ogni caso per la storia russa degli ultimi 30 anni, Putin non è comunque da considerare un successore. Come conferma l’assurda guerra all’Ucraina, l’attuale Presidente moscovita è a tutti gli effetti il successore di Leonid BreznevYurij Andropov, a loro volta continuatori dello stalinismo.

L’agghiacciante ritorno al passato di una guerra fredda sul filo del first nuclear strike, il primo attacco nucleare a sorpresa, evidenzia tutto l’inalterato back ground ed il dna che Putin ha del Kgb, la terribile polizia segreta sovietica della quale è stato a lungo agente di primo piano.

E’ storicamente lo stesso contesto ideologico-burocratico-stalinista che impedì a Gorbačëv, fino al punto di organizzare un fallito golpe,  qualunque tentativo di riformare il regime.

La Russia 2022 è tornata indietro al 1984, l’anno della nomina del Capo del Kgb, Andropov, a Segretario generale del Pcus? Le manifestazioni popolari spontanee contro la guerra all’Ucraina che nonostante la spietata repressione si susseguono a Mosca, San Pietroburgo e chissà in quante altre città russe, farebbero sperare di no. Se non altro per l’impossibilità di impedire la libera circolazione delle opinioni e delle news su internet, i social e le tv satellitari.

Al punto in cui sta lievitando la tensione internazionale dopo il minaccioso accenno all’allerta nucleare, per Putin tuttavia la situazione sta precipitando drammaticamente su tutti i fronti:

  • a Kiev e nel resto dell’Ucraina l’esercito russo non riesce a sfondare ed incontra una crescente resistenza  popolare;

  • l’Europa sta armando l’Ucraina, ha chiuso lo spazio aereo alla Russia ed ha isolato economicamente e finanziariamente Mosca;

  • la Nato e gli Usa stanno apparentemente a guardare, ma hanno scatenato l’intelligence e la cyber war sotterranea;

  • le trattative con il governo dell’Ucraina hanno tutto l’aspetto di un bluff;

  • la Cina si è eclissata;

  • ma quel che più fa impressione è la mobilitazione mondiale contro Putin dell’opinione pubblica con manifestazioni oceaniche in tutte le capitali.

La prossima mossa di Mosca, che non potrà che essere in direzione della pace e del ripristino degli equilibri internazionali, la farà Putin o la faranno gli oligarchi e l’intellighenzia politica russa? Michail Gorbačëv lo sa o lo spera.Il nuovo Gorbačëv che manca a Mosca

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