“Putin ti mangia”: Kamala Harris ha sbattuto la verità in faccia a Donald Trump sull’aborto, le tasse, la politica estera ed ha messo all’angolo l’ex Presidente.
“Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione” ha affermato fra i grugniti del rivale la candidata democratica. Kamala Harris é riuscita a smascherare il Trump peggiore e ha riportato un nitido successo nell’aspro dibattito diretto per le presidenziali di novembre. Un successo unanimemente riconosciuto dai media e dai commentatori.
Aborto:
Trump prende le distanze dal netto proibizionismo del suo vice ultra conservaore JD Vance: “Non ne ho parlato con lui, non mi dispiace che abbia le sue idee” e accusa i democratici di essere radicali di essere pronti a “giustiziare” i bambini a nove mesi. La moderatrice lo corregge dicendo che non ci sono Stati che permettono di abortire a nove mesi.
Kamala Harris prende la palla al balzo ed incalza: “Ci saranno molte bugie da parte sua” ed é molto convincente per le donne: “ Non sono a favore di un divieto nazionale all’aborto. Metterei il veto”
Tasse:
Kamala Harris afferma che il suo piano economico prevede facilitazioni per l’acquisto della prima casa e per la creazione di piccole imprese. Mentre il rivale, lo chiama “my opponent, favorirà i miliardari ed “intende applicare quella che é in effetti una imposta nazionale sulle vendite, chiamiamola Trump tax, che aumenterebbe i prezzi per le famiglie middle class di almeno 4000 dollari l’anno”
Trump per aumentare le probabilità di vittoria alle elezioni ha promesso di ridurre le tasse alle multinazionali e a grandi aziende come Apple, JpMorgan e Walmart. L’impegno preso dall’ex presidente é quello di abbassare il prelievo sulle imprese dall’attuale 21% al 20% ed estendere quella sforbiciata decisa da lui stesso ai tempi della sua amministrazione e che teoricamente dovrebbe scadere nel 2025.
Medio Oriente:
Kamala Harris su Israele e Gaza ripete la sua posizione, che é anche quella di Joe Biden: cessate il fuoco, soluzione dei due Stati, difesa di Israele.
Trump sostiene che Harris “odia Israele. Ha rifiutato di andare al Congresso quando c’era Netanyahu. Israele non esisterà tra due anni se lei é presidente. Odia pure la popolazione araba perché tutto il territorio salterà in aria, Israele non esisterà più” dice, riferendosi ai rischi di un conflitto con l’Iran, Hezbollah e le milizie per procura.
La Harris ribatte: “Assolutamente falso, ho sempre appoggiato Israele” ed accusa Trump di essere “debole” sulla sicurezza nazionale e debole contro i dittatori, perché “vuole essere un dittatore anche lui”
Ucraina:
Mentre Trump mette Zelensky e Putin sullo stesso piano, dicendo che li conosce entrambi, Harris sottolinea che la guerra é nata dall’invasione russa e la violazione della sovranità nazionale, un principio che é importante per tutti nel mondo. “I nostri alleati Nato sono così grati che tu non sia presidente… nel caso Putin siederebbe a Kiev”.
L’assalto al Campidoglio:
Trump “non ho avuto niente a che fare con quello, ho detto di protestare pacificamente”
Kamala Harris “Ero al Campidoglio quel giorno quando Trump ha incitato una folla violenta ad attaccare e dissacrare il Campidoglio della nostra nazione provocando la morte di agenti di polizia”.
La chiusura di Kamala Harris:
“Voglio essere il presidente di tutti gli americani, non torneremo indietro”. La candidata democratica alla Casa Bianca ha sottolineato “le due visioni molto diverse per il nostro Paese rispetto a Trump, una che si concentra sul futuro ed una che si concentra sul passato. Sarò un Presidente di tutti e per tutti, che proteggerà i nostri diritti e le nostre libertà fondamentali”
La chiusura di Donald Trump:
Harris ha semplicemente detto che farà questo, farà quello. Farà tutte queste cose meravigliose. Perché non le ha fatte finora? È lì da tre anni e mezzo. Hanno avuto tre anni e mezzo per sistemare il confine. Hanno avuto tre anni e mezzo per creare posti di lavoro e tutte le cose di cui abbiamo parlato. Perché non l’ha fatto?