by Beppe Salerno
Le Mans il mito dello sport per lo sport, che sfida il circo sempre più affaristico della Formula1.
Anche quest’anno alle 15 in punto del 15 giugno ha preso il via l’87^ edizione della gara più antica del mondo, sul circuito della Sarthe di 13 km circa. Una gara che nonostante il trascorrere degli anni ha mantenuto inalterato il suo fascino, con ritmi da gran premio, e colpi di scena sino all’ultimo giro.
Dopo il ritiro dalle competizioni dalla serie della Porsche avvenuto due anni fa, la Toyota si é facilmente aggiudicata le edizioni 2018 e 2019, lottando unicamente contro le difficoltà date dalla lunghezza della gara, dagli inconvenienti tecnici, e dalle variazioni del meteo.
La vittoria è andata alla Toyota numero 8 dell’equipaggio Alonso Nakajima Buemi. Vittoria ottenuta dopo che l’altra Toyota condotta dall’equipaggio Lopes Conway Kobayashi in testa per 23 ore, si è fermata ai box a causa di una foratura segnalata dal computer di bordo, forse – ironia della sorte- per un malfunzionamento dello stesso.
Entusiastiche le dichiarazioni di Fernando Alonso, che pure di esperienza nel campo delle gare ne può vantare : “Guidare a Le Mans è pura magia”.
Ma Le Mans – a differenza della F1 ormai ridotta a una routine – é una gara che contiene al suo interno altre tre competizioni combattutissime e sono quelle relative alla LMP2, GTE PRO, GTAM.
E’ proprio in queste classi si riscoprono i marchi che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale.
Nella LMP2 ha vinto l’Alpine A470 di Lapierre Negrao Thiriet, in GTE PRO torna alla vittoria la Ferrari 488 GTE dell’equipaggio Pier Guidi Calado Serra dopo un acceso duello con le Corvette,le Porsche e le Ford.
La Ferrari festeggia così i 70 anni dal suo primo successo a Le Mans ottenuto nel 1949.
Deludenti le BMW e le Ford alla loro ultima partecipazione ufficiale.
Nella GTE AM la Ford GT prima classificata è stata squalificata per serbatoio irregolare, e la vittoria pertanto assegnata alla Porsche RSR dell’equipaggio Bergmaister Lindsey Perfetti.
Altro successo per la Ferrari che vede l’equipaggio femminile Gastner Frey Gatting portare a termine con successo la gara con la loro 488 GTE.
Competizione anche tra le marche di pneumatici presenti, Michelin e Dunlop. La Michelin si é aggiudicata i successi assoluti e di categoria.
Al di la di questi cenni di cronaca sulla gara, che ha riservato emozioni dall’inizio alla fine, non si può non fare un raffronto con lo spettacolo offerto dalla stagione F1 in corso, assolutamente poco entusiasmante, a detta anche di Lewis Hamilton che all’indomani del GP di Francia ha dichiarato di non divertirsi più, e di correre come su una pista Scaletrix.
Purtroppo gli interessi degli sponsor e dei media sono concentrati su una F1 ormai monotona, con regole di comportamento stringenti che non danno ai piloti la possibilità di lottare in pista, con penalizzazioni a raffica.
Se si fa un rapporto con le stagioni in cui la F1 correva con i 3000 aspirati, si vede che allora si assisteva ad un alternarsi di podi nei vari gran premi tra diversi piloti e scuderie.
Oggi vediamo una stessa vettura che vince 7 gran premi su 8, e esaltiamo lo spettacolo quando assistiamo a un solo sorpasso!
Sarebbe doveroso quindi dare un maggior risalto e copertura mediatica a specialità del motorsport come la 24h di Le Mans, capaci di regalare emozioni e spettacolo.