
L’uovo di
Berlusconi per un trompe l’oeil in stile
Gattopardo. Dopo
Cristoforo Colombo ecco il
Cavaliere, che per non smentire la fama dell’innovatore trova una duplice soluzione all’enigma del futuro di
Forza Italia.
Esattamente come il navigatore genovese, il creatore, più che fondatore, di Fi ha escogitato una soluzione mediaticamente tanto geniale quanto politicamente gattopardesca. Nel senso che dà l’impressione di cambiare tutto ed invece lascia le cose come stanno.

Per scongiurare l’ammutinamento in corso Berlusconi ha infatti platealmente affidato il coordinamento del partito ai “ribelli” Giovanni Toti e Barbara Carfagna che fino a poche ore prima lo avevano pesantemente attaccato, reclamando il passo indietro del fondatore, definito tout court padre padrone affetto dalla sindrome di Cronos. Che divora cioè i propri figli.
In realtà Toti e Carfagna protranno coordinare al massimo se stessi, perché tutti i leader degli altri partiti e i big di Forza Italia, da Gianni Letta ad Alberti Casellati a Tajani, da Maria Stella Gelmini ad Annamaria Bernini, da Mulé, Schifani e Micciché, da Gabriella Giammanco ad Anna Grazia Calabria, da Moles a Brunetta e così via fino all’ultimo iscritto, bypasseranno anzi ignoreranno i sedicenti coordinatori e come sempre si rivolgeranno direttamente a Berlusconi.
Fine della storia e avanti i prossimi aspiranti ammutinati di Forza Italia destinati ad essere promossi sul campo e presi per i fondelli dall’immortale e geniale esempio di padre politico di tutte le farse politiche di Fi: Belusconi Silvio.
