Sic transit gloria Repubblica. Si chiudono con un clamoroso buco i quattro anni e quasi sei mesi di direzione di Maurizio Molinari al quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.
Il buco che Dagospia ha dato al sito on line di Repubblica, anticipando la notizia che il vertice della Gedi, la società editrice controllata da John Elkann, aveva comunicato ai Cdr del gruppo editoriale la nomina di Mario Orfeo alla Direzione al posto di Molinari che assume il ruolo di editorialista.
Ex tutto e di più in Rai e nella carta stampata, il 58enne Mario Orfeo, il sesto Direttore dei 48 anni di storia, il quarto degli ultimi otto anni di Repubblica, ha una lunga e prestigiosa esperienza al vertice di importanti testate come il Mattino ed il Messaggero ai quali sono poi seguiti i principali telegiornali della Rai, Tg1,Tg2 e Tg3.
L’impronta più profonda del dinamismo editoriale di Orfeo é però quella lasciata in Viale Mazzini, come Direttore Generale della Rai fra il 2017 e il 2018.
ll suo ritorno a Repubblica , dove tra il 1990 e il 2002 aveva già lavorato come Capo redattore centrale, apre la successione al vertice del Tg3, telegiornale che dirigeva dal 2020, e che sarà probabilmente assegnata ad un giornalista proposto dal Movimento Cinque Stelle che dopo l’affossamento da parte di Giuseppe Conte dell’alleanza complessiva di tutta l’opposizione parlamentare al Governo Meloni, si accinge a votare per il Presidente del neo nominato Consiglio d’Amministrazione della Rai che proporrà la maggioranza.
Al cambio della guardia della Direzione di Repubblica si aggiunge anche quello della Presidenza della Gedi, lasciata dal principale azionista John Elkann all’attuale Amministratore delegato Maurizio Scanavino, al quale subentra Gabriele Comuzzo.
Dopo il braccio di ferro sindacale fra la redazione di Repubblica, l’ex Direttore Molinari e l’editore, accusato dai giornalisti di ingerenze, un braccio di ferro culminato con scioperi, proteste e appelli alla tutela professionale della deontologia giornalistica, la Direzione di Mario Orfeo ha come evidente obiettivo il rilancio ed il potenziamento del quotidiano, nel solco dell’originario slancio impresso al giornale da Eugenio Scalfari e da Ezio Mauro.