Centrodestra alla conquista di Roma
Presidenza della Regione Lazio, Campidoglio e Vice Presidenza del Consiglio. A Roma lo definiscono già il “filotto” del 2020, cioè la conquista simultanea da parte del centrodestra della Pisana, dell’amministrazione della Capitale e di Palazzo Chigi.
Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia stanno già trattando, sulla base del modello Abruzzo, le candidature per le elezioni regionali e le amministrative che potrebbero essere convocate nel Lazio e a Roma dopo le dimissioni, date per scontate a fine anno o ad inizio 2020, del neo segretario del Pd Nicola Zingaretti e della ormai politicamente delegittimata Sindaca Virginia Raggi.
La replica dell’Aquila day prevede le candidature al Campidoglio del Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli, esponente di primo piano di Fratelli d’Italia, e per la Presidenza della Regione di Antonio Tajani, soprattutto nel caso il Presidente uscente del Parlamento Europeo non riuscisse ad essere rieletto il 26 maggio a Strasburgo nelle liste di Forza Italia.
Per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che in pratica rinuncerebbe alle molto probabili chance di essere eletta tanto Sindaco di Roma, quanto Presidente della Regione Lazio, è preventivata nella nuova maggioranza di Governo di centro destra la vice Presidenza del Consiglio e un ministero.
Nel Pd, nel marasma del dopo Renzi, per la successione a Zingaretti emergerebbe la candidatura dell’attuale Vice Presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, politico e scrittore vicino a Liberi e Uguali.
Più difficile invece, per il Pd, la scelta del candidato per il Campidoglio. Tanto che si potrebbe prospettare il rilancio di un protagonista storico e comunque ancora molto apprezzato dell’amministrazione capitolina, come Francesco Rutelli.