Mobilitazione nazionale per l’ Ema al Pirellone
La determinazione di Paolo Gentiloni alla presentazione della candidatura ufficiale di Milano quale nuova sede dell’Agenzia Europea per i medicinali, lascia sperare in un mezzo accordo preventivo del Premier con Angela Merkel e Emmanuel Macron, senza l’assenso dei quali l’Ema resta una chimera.
Mobilitazione nazionale a parte, dossier alla mano Milano e l’Italia hanno almeno il 50% di chance di aggiudicarsi l’assegnazione del nuovo indirizzo dell’Ema che, per effetto della Brexit, sta per lasciare Londra.
L’agenzia europea per i medicinali é responsabile della valutazione scientifica per l’ingresso in commercio di nuovi medicinali: una funzione rilevante sia sul piano politico che economico.
Ricordando che l’Italia ha un’industria farmaceutica di primo livello in Europa, sia in termini di produzione sia di export, e la Lombardia ha un territorio “fortemente competitivo capace di attrarre eccellenze, imprese, lavoro e organizzare grandi eventi come Expo Milano 2015” Gentiloni ha evidenziato anche la “bellissima sede del grattacielo Pirelli messo a disposizione dalla Regione Lombardia per Ema, che avrà così garantita la sua continuità operativa”.
Ma non saranno tutte rose e fiori, mette le mani avanti l’ex ministro Enzo Moavero Milanesi, Consigliere della Presidenza del Consiglio: “da agosto sapremo quali sono le altre città candidate e cosa propongono” ha spiegato, specificando le linee guida che sono state fissate a livello europeo e che si riferiscono fondamentalmente a 6 criteri: dalla capacità di accoglienza dei 900 funzionari EMA e dei 500-600 interlocutori giornalieri dell’Agenzia, fino ai collegamenti, trasporti e capacità di alloggio.
Moavero ha evidenziato che tra i criteri c’è anche l’equilibrio geografico nella distribuzione delle agenzie: “ noi ne abbiamo due, una a Torino e una a Parma, mentre Paesi come la Spagna o la Francia ne hanno 5-6, ma c’è chi ne ha una o nessuna”. Quanto al calendario che aspetta i candidati Moavero ha aggiunto che “ci sarà una valutazione e il 19-20 di ottobre verrà fatta un’informativa ai Capi di Stato e di Governo. La decisione è prevista a novembre con la delibera”.
A gelare gli entusiasmi ci pensano i Cinque Stelle: “Purtroppo Milano risulta terz’ultima con soli 38 punti, e compare solo nelle candidature di terza fascia. Ben lontana da avversarie come Parigi, Berlino e Stoccolma ma anche da quelle di seconda fascia come Vienna, Lione o Dublino”, spiega il capogruppo M5S al Consiglio comunale di Milano, Simone Sollazzo.