Adieu al cinema verità di Godard

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Adieu al cinema verità di Godard
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“Alla mia età ho difficoltà a vivere la mia vita, ma ho ancora il coraggio di immaginarla”, dissolvenza e sigla di chiusura, a 91 anni, dell’esistenza di Jean-Luc Godard, padre della Nouvelle Vague, ma soprattutto come titola il quotidiano francese Libération “regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica”.

Adieu al cinema verità di Godard
Jean Luc Godard

Oltre all’Oscar alla carriera nel 2011, il palmares di Godard comprende un Leone d’Oro alla Mostra di Venezia per “Prénom Carmen” e un Leone d’Oro alla carriera, un Orso d’Oro al Festival di Berlino per “Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville” e un Orso d’Argento alla miglior regia al Festival di Berlino per “Fino all’ultimo respiro”.Adieu al cinema verità di Godard

À bout de souffle, fino all’ultimo respiro, parafrasando il titolo di un suo famoso film del 1961 con Jean Paul Belmondo, è stato un punto di riferimento per i giovani cineasti della sua generazione ed ha rappresentato la “frontiera” fra le varie scuole culturali della storia del cinema,  rappresentando sempre il ruolo e la funzione del regista “contro”.Adieu al cinema verità di Godard

Contro la borghesia, il capitalismo, la cultura di massa ed il cinema senz’anima, commerciale  che puntava solo agli incassi, mentre in tutti i suoi oltre 150 film da ” À bout de souffle ” a “Nouvelle vague “ da        ” Una donna sposata” a  “Passion “ ed   “Il disprezzo”, passando per  “Il bandito delle 11” e “Due o tre cose che so di lei” fino all’ultimo lavoro, “Le livre” presentato al festival di Cannes , Jean-Luc Godard ha sempre privilegiato la ricerca delle multiformi espressioni dell’animo umano.

Sarà studiato ed emulato da molti. Ma l’essenza della sua esperienza rimane unica, perché come per Hitchcock anche per Godard il cinema è il “come”, non il “cosa”.Adieu al cinema verità di Godard

 

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