Sabbie mobili parlamentari e poker politici protagonisti anche della prossima settimana, la quarta di seguito.
Da dicembre Governo Conte e maggioranza da una parte e opposizione di centrodestra dall’altra, girano in pratica a vuoto attorno alla governabilità.
La mossa del soqquadro dei renziani, che hanno aperto la crisi accusando di inconcludenza e scelte sbagliate il Governo, ma poi sulla fiducia si sono astenuti, invece di chiudere il confronto fra Conte e Renzi, l’ha trascinato ai tempi supplementari.
Così di settimana in settimana è come se gli scenari si riavvolgessero, ripartendo dall’inizio col miraggio di una governabilità che non ha certezze di continuità parlamentare.
Come per la fiducia della settimana appena conclusa, anche la prossima presenta scogli sommersi lungo la rotta dell’esecutivo.

La relazione sulla Giustizia del Ministro Alfonso Bonafede, prevista mercoledì e probabilmente spostata a giovedì, si presta ad una replica dell’affannosa ricerca di voti al Senato da parte della maggioranza per evitare una bocciatura equivalente al naufragio del Governo.

Pd e 5 Stelle, che già nei giorni hanno puntato tutte residue speranze sul Premier Conte, avvertono al loro interno che non potranno farsi ulteriormente carico dell’eventuale deteriorarsi della tenuta dell’esecutivo. Soltanto un nuovo governo – sostengono Nazareno e grillini – può consentire l’ampliamento della maggioranza. Ovvero più ministeri e maggiori incarichi di governo disponibili faciliteranno le prospettive per sottrarre senatori al gruppo misto, a Italia Viva ed ai partiti d’opposizione, in primo luogo a Forza Italia, e mettere in sicurezza la maggioranza.
Ma chi garantirà a Conte che una volta dimessosi e ottenuto l’incarico di formare il nuovo governo non verrà inghiottito dalle sabbie mobili dei veti incrociati e delle ambizioni inconfessate?
Il silenzio del Pd e del vertice dei 5Stelle all’interrogativo che rimbalza con insistenza da Palazzo Chigi, è l’interfaccia della domanda che da giorni si pongono i due partiti: morire politicamente per Conte o morire per Renzi?
Cioè di chi si rimane maggiormente ostaggi alle eventuali elezioni anticipate ? Al momento all’orizzonte si scorge la fisionomia non definita di un nuovo governo: Conte ter o Conte cip, come a poker.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1