Giuseppe Amato, attualmente capo della Procura di Bologna, è stato nominato Procuratore generale di Roma. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha ratificato in pratica all’unanimità, con una sola astensione, la delibera con la quale a febbraio la Quinta Commissione l’aveva designato pure all’unanimità.
Il vertice della Procura Generale di Roma, che ha un ruolo cruciale nell’ambito della sicurezza nazionale per le autorizzazioni delle intercettazioni preventive, era vacante da novembre del 2022 quando Antonio Mura ha lasciato per assumere l’incarico di capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia.
In magistratura dal 1985, Amato ha iniziato la sua carriera come sostituto alla procura di Massa, poi è stato assistente del Presidente della Corte Costituzionale, sostituto procuratore a Roma, componente dell’Ufficio studi del CSM e sostituto a Torino. Dal 2007 é stato capo delle procure prima di Pinerolo, poi di Trento e infine di Bologna.
Subito dopo la quasi unanimità per il vertice di Piazza Adriana, il plenum del Csm si é spaccato verticalmente sulla nomina di Caterina Chiaravalloti alla Presidenza della Corte d’appello di Reggio Calabria.
Decisivo il voto del Vice Presidente del Consiglio superiore Fabio Pinelli. Caterina Chiaravalloti, finora Presidente del Tribunale di Latina, ha ottenuto 16 voti, solo uno in più di quelli espressi per l’altra candidata, Olga Tarzia, attuale presidente di sezione presso la Corte d’appello di Reggio Calabra. In plenum si é registrata anche un’astensione.
In magistratura dal 1989, Chiaravalloti é stata pm a Catanzaro, dove ha svolto poi anche funzioni giudicanti in tribunale e in Corte d’appello. Dal 2009 al 2013 é stata fuori ruolo per svolgere l’incarico di consulente giuridico al ministero degli Esteri, e, dopo il rientro in magistratura nel 2013, ha guidato il tribunale di Castrovillari fino al gennaio 2018, quando é stata nominata presidente del tribunale di Latina.
Nella seduta pomeridiana il Plenum del Csm ha infine ritrovato l’unanimità sulle nomine di Laura Pedio, attualmente procuratore aggiunto a Milano, a capo della procura di Lodi e di Beatrice Dani alla presidenza del tribunale di Pisa.
Dani, fino ad oggi, ha svolto le funzioni di Presidente di sezione presso lo stesso tribunale pisano.
Unanime anche l’ok del plenum per il nuovo presidente del tribunale di Pordenone, Rodolfo Piccin (attualmente giudice in quello stesso ufficio), e per quello del tribunale di Avezzano Leopoldo Sciarrillo, che in passato é stato presidente del tribunale di Oristano.
A maggioranza, invece, é stata deliberata la nomina di Lorena Mussoni come nuovo presidente del tribunale di Pesaro, ufficio dove finora ha svolto le funzioni di presidente di sezione: 23 i voti espressi a suo favore in plenum contro i 6 andati all’altro candidato, il presidente di sezione del tribunale di Macerata Roberto Evangelisti.
Di rilievo, a chiusura di seduta, la nomina – a larga maggioranza e con l’astensione dei laici di centrodestra – a Procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia di Michele Prestipino, magistrato con una prestigiosa esperienza ai vertici degli uffici giudiziari siciliani, calabresi e di Roma.
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