Ecotassa cilindrata per cilindrata
by Vincenzo Bajardi
Come per il maggiordomo dei gialli, il colpevole del noir drammatico delle imposizioni fiscali sull’auto, l’assassino dell’ecotassa, ha un nome e cognome: é l’emissione di C02. Più se ne emette e si inquina, più si paga.
Dopo un estenuante balletto di correzioni e di innesto della retromarcia, finalmente è stata fatta chiarezza sul provvedimento del governo: dall’1 marzo 2019 (e non più dall’1 gennaio) il bonus-malus non penalizzerà ulteriormente le utilitarie, bensì le auto di lusso, quelle più potenti e quelle più inquinanti, che, cifre alla mano, finanzieranno l’intero pacchetto.
Ritorna d’attualità la parola rottamazione, ma anche la detrazione fiscale destinata ad incentivare l’acquisto e la realizzazione di infrastrutture per la ricarica elettrica. Sono previsti incentivi o tasse per chi acquisterà auto nuove, non si parla più di Suv da penalizzare.
La password riguarderà le emissioni di C02. La nuova soglia è stata fissata a 160 gr/km. In parole semplici: qualunque vettura nuova che produca ossido di carbonio superiore a questo limite sarà gravata da una imposta da 1.110 a 2.500 euro.
Lo sconto per l’acquisto di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 gr/km) potrà arrivare fino a 6.000 euro, quello per le ibride riguarderà la fascia tra 21 e 70 gr/km.
L’eco-bonus ammonterà a 60 milioni di euro per il 2019 e salirà a 70 milioni per il 2020 e 2021. L’auto da rottamare dovrà essere intestata alla persona che comprerà la vettura nuova o a un suo familiare convivente.
Il bonus sarà erogato, sotto forma di riduzione del prezzo di listino, dal concessionario a cui sarà rimborsato dalla Casa costruttrice che, a sua volta, lo recupererà sotto forma di credito di imposta. Gli incentivi saranno erogati solo se chi acquista la nuova auto elettrica o ibrida, rottamerà un’auto Euro 0, 1, 2, 3 o 4.
In caso contrario il contributo scenderà rispettivamente a 4.000 o 1.500 euro a seconda delle fasce di emissioni. Detrazioni sono previste per chi acquista o varerà infrastrutture di ricarica elettrica a livello privato e fino a 7 kW.
L’agevolazione fiscale lorda dall’1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 verrà erogata nella misura del 50% delle spese sostenute fino ad un totale complessivo non superiore ai 3.000 euro.
Scendendo in dettaglio verranno tassati un elevato numero di modelli potenti e lussuosi, si parla almeno di un centinaio, come Alfa Romeo, Audi, Bmw, Jaguar, Land Rover, Mercedes, Ferrari, Porsche, Volvo per ricordarne alcune, ma anche diverse vetture economiche come la Fiat 500L Cross 1.4 attualmente in listino a 21.550 euro e che dall’1 marzo costerà 1.150 euro in più.
Rincari più alti per Fiat Doblò 1.4, Qubo 1.4 a benzina,Fullback e Tipo 1.4 T-Jet Lounge benzina. Ad essere graziata dai rincari l’intera gamma Citroen, Peugeot, DS, Dacia e Toyota. Quest’ultima paga pegno solo per Land Cruisere Hilux.
A guadagnare l’incentivo, nella fascia di emissioni 0-20 gr/km, due auto elettriche, a patto che abbiano un prezzo di listino inferiore ai 45 mila euro.
Scendendo in dettaglio la Smart Fortwo scenderà come prezzo da 24 a 18 mila euro, la Volkswagen e-Up! da 27 a 21 mila euro ed ancora Mitsubishi i-MiEV, Citroen C-Zero e Peugeot iOn da 28 a 22 mila euro, Bmw i3 da 40 a 34 mila euro. Buone notizie anche per l’elettrica più venduta in Italia e in Europa, la Nissan Leaf da 33 a 27 mila euro.
Riduzioni consistenti anche per VW e-Golf, Hyundai Ioniq e Kona. Avvantaggiate anche le ibride plug-in cioè con doppio motore benzina ed elettrico come Audi A3 e-tron, Mini Countryman Cooper S, Toyota Prius plug-in, Hyundai Ioniq ibrida.