Chiesa web e giornalismo profetico la comunicazione secondo Bergoglio

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Chiesa web e giornalismo profetico la comunicazione secondo Bergoglio
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Il Papa rivoluziona la Comunicazione della Chiesa Chiesa web e giornalismo profetico la comunicazione secondo Bergoglio

Trascendenza del web. “Dio é in cielo in terra ed in ogni luogo, ma il Papa c’è già stato “ ironizzavano in Vaticano per criticare con la lama affilata del  sarcasmo, i continui viaggi apostolici in tutto il mondo (127 i paesi visitati) e le 146 visite pastorali in Italia di Carol Wojtyła.

In soli cinque anni di Pontificato, rispetto ai 27 di Giovanni Paolo II°, e  molto al di sotto della frequenza viaggiatrice del Santo predecessore, Jorge Mario Bergoglio ha tuttavia incrementato grazie alla rete e all’effetto moltiplicatore dei  social network la popolarità e la presenza planetaria  del Papa.

Constatazione che ha spinto Papa Francesco ad imprimere una ulteriore profonda svolta alla comunicazione della Santa Sede. con la nomina del giornalista Andrea Tornielli, finora vaticanista della Stampa e responsabile del sito web Vatican Insider, alla guida della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione.

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Andrea Monda e Andrea Tornielli ( Foto Famiglia Cristiana)

Il Papa ha sostituito anche il Direttore dell’Osservatore Romano: a Giovanni Maria Vian subentra lo scrittore e saggista Andrea Monda.

Si tratta della seconda tappa della svolta avviata nel luglio del 2018  con la nomina di un giornalista con l’esperienza radiotelevisiva di Paolo Ruffini alla guida dell’intero Dicastero per la Comunicazione.

Ruffini, Tornielli e Monda rappresentano i cardini della trasformazione che Bergoglio intende imprimere al modo di relazionarsi della Chiesa con i fedeli, con i media e soprattutto con il mondo intero.

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Paolo Ruffini e papa Francesco

Oltre all’attuazione del Concilio ecumenico Vaticano II° e al rinnovamento a sua immagine e somiglianza della maggioranza del Conclave, la profonda riforma della Chiesa globale di Francesco prevede un crescente protagonismo delle Diocesi e delle Parrocchie su web ed etere.  Un protagonismo soft, caratterizzato da professionismo e volontariato, che punti al coinvolgimento  e non al marketing.

Cioè più social e trasmissioni radiotelevisive  dalla parte dei bisognosi e a sostegno delle periferie e meno pubblicazioni patinate, erudite e autoreferenziali, che oltretutto costano parecchio.

Un ruolo insomma autenticamente profetico, tanto della Chiesa quanto del giornalismo.        La Messa non è affatto finita: sta per moltiplicarsi a domicilio.Chiesa web e giornalismo profetico la comunicazione secondo Bergoglio

 

 

 

 

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