Tre evidenti vincitori e tre sonori perdenti alle 23 della notte secondo le prime proiezioni delle Europee.
Vince meglio del previsto Giorgia Meloni che ha sospinto l’onda di Fratelli d’Italia ben oltre il 26 per cento delle politiche del 2022 e secondo le proiezioni sfiorerebbe il 29%,

Stravince Elly Schlein che praticamente da sola e spesso contro buona parte del partito ha fatto guadagnare al Pd, secondo le prime forchette delle proiezioni, da 4 a 6 punti percentuali rispetto ai risultati delle ultime politiche;
Vince Antonio Tajani che nonostante la scomparsa del fondatore e deus ex machina di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha rianimato il partito riuscendo a superare di slancio la soglia del 10 % e a scavalcare la Lega.

Per i perdenti sono brucianti le sconfitte di Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il segretario leghista le ha tentate davvero tutte dalla candidatura del Generale Vannacci alle telefonate a Trump, agli attacchi a destra e a manca, ma ha inesorabilmente inanellato un’altra sconfitta, la quinta o la sesta di seguito.
Perduto irrimediabilmente l’appeal di Palazzo Chigi, l’ormai sempre più ex “avvocato del popolo” Conte non è riuscito ad arginare la progressiva emorragia dei 5 Stelle ed infrangendo tutti i sogni auto illusori di superare il Pd ha invece posizionato il movimento al limite del risultato ad una cifra.
Anche se ancora in bilico ma distanti dal limite della soglia di sbarramento del 4% la difficoltà di Azione e di Stati Uniti d’Europa di conquistare consensi e voti segna una cocente battuta d’arresto per Carlo Calenda e Matteo Renzi.
