Il gran valzer delle Ferrari
by Vincenzo Bajardi
Un Gran Premio d’Austria rocambolesco come un film di Alfred Hitchock. Chi avrebbe scommesso su un ritorno di Vettel nel Mondiale Piloti, anche se con un punto di vantaggio su Hamilton?
E del primo posto della Ferrari anche nella Classifica Costruttori?
Oltre a Lewis, altri due ritiri eccellenti, quello di Bottas e di Ricciardo. A vincere è stato l’olandese Verstappen, al primo successo stagionale, e al quarto in carriera, sulla pista amica di proprietà del boss della Red Bull, Dietrich Mateschitz.
Verstappen con la Red Bull ha percorso con disinvoltura i 71° giri del tracciato in 1h21’56″024 precedendo una maiuscolo Raikkonen con l’altra Ferrari (+ 1.504) ed un volitivo e commovente Vettel (+3.181).
Attardati di un giro hanno concluso nell’ordine Grosjean (Haas-Ferrari), Magnussen (Haas-Ferrari), Ocon (Force India), Perez (Force India).
Ottavo un ammirevole Alonso (McLaren-Renault), quindi Le Clerc (Sauber-Ferrari), Ericsson (Sauber-Ferrari), Gasly (Toro Rosso). Attardati di due giri Sainz, Stroll e Siroktin e ritirati Vandoorne, Hamiltonm, Hartley, Ricciardo, Bottas e Hulkenberg. Nella classifica Piloti Vettel guida con 146 punti su Hamilton (145), Raikkonen (101), Ricciardo (96), Verstappen (93), Bottas (92), Magnussen (37), Alonso (36).
Nella Classifica Costruttori guida la Ferrari (247) su Mercedes (237), Red Bull (189), Renault (62).
L’esito di oggi dice che le Mercedes sono dietro alle Ferrari, come livello complessivo della monoposto, del motore ed ora anche nelle classifiche mondiali.
Anche la modifica dei 4 mm alle gomme è risultata sostanziale. Comunque la strategia dai box Mercedes è stata disastrosa. Un Gran Premio quello austriaco che ha stravolto il Mondiale, come abbiamo evidenziato.
Senza le Mercedes, come non succedeva da 63 anni, da Monza 1955. Un trionfo impensabile durante la gara per la Red Bull e per Verstappen festeggiato nel dopocorsa da una tribuna tutta di color arancione, con migliaia di fans arrivati dall’Olanda. Un esito che ha capovolto tutto in un Mondiale che si sta dimostrando appassionante ed incertissimo.
E così Vettel, dopo la sofferenza patita in Francia, una settimana addietro, sale in vetta in barba alla penalizzazione rimediata nelle qualifiche. Non solo Vettel ma anche la Rossa svetta tra i Costruttori. Un en plein che alla vigilia non era per niente scontato. Elogi vanno spesi anche per Raikkonen super veloce in avvio dove tentava di infilarsi fra le due Mercedes.
Al 14° giro il primo colpo di scena con la vettura di Bottas che era costretto a parcheggiare, quindi al ritiro: cambio o problema elettrico?. Entrava in azione la virtual safety e Red Bull e Mercedes ne approfittano per il pit stop e per calzare le gomme soft, Hamilton no. Errore di strategia incredibile. A quel punto il campione del mondo si rende conto che nella sosta avrebbe perso quattro posizioni. Al 38° giro le gomme di Ricciardo lamentavano blistering e Raikkonen lo aggirava. Segno evidente che la gestione delle gomme era cruciale.
Ricciardo nel giorno del suo compleanno si ritirava. Al 64° giro poi il colpo di scena inatteso. Dopo 33 GP sempre a punti si concludeva la striscia positiva dell’inglese della Mercedes. E si fermava per una perdita di pressione. Ancora a punti Leclerc, nono, dunque sei motori Ferrari nei primi dieci. Una Red Bull tagliata su misura per il circuito “amico”: fondo, diffusore e deflettori i punti di forza della vettura di Newey che nel tratto centrale ha fatto la differenza. Prossimo appuntamento l’8 luglio a Silverstone per il Gp Gran Bretagna.