By Pinkie
L’esistenza di un innegabile nesso causale fra traffici criminali – nella dimensione globale poliedrica per temi, rotte e destinazioni- fonti di finanziamenti illeciti e crescita dei terrorismi, in particolare di matrice jihadista, è l’assunto basico ed evolutivo della presentazione alla Camera del Rapporto sul terrorismo jihadista proposto dalla Fondazione ICSA.
Parterre vario, competente ed attento con molti rappresentanti istituzionali e molti ex.
Oratori preparati e coinvolti nella esposizione dei molti aspetti di fenomeni con cui abbiamo imparato a convivere dalla resurrezione delle rovine fumanti delle Twin Towers.
Convincente ed esaustivo come sempre, l’intervento di Carlo De Stefano, Prefetto e grande esperto di terrorismi, regista raffinato delle cabine di ricerca di ICSA.
La parziale perdita di territorio e dell’utopia del concetto di Stato da parte di Daesh – se ne ha affievolito l’incombenza minatoria, – ne ha, di contro, mescolato i profili con obiettivi e metodi della più spregiudicata AlQaeda e ne ha addirittura incrementato la pervasività diffusa negli spazi (nazionale, internazionale e web) accrescendone i finanziamenti illeciti ed i proventi dei traffici di ogni genere.
Idee, immagini, armi, droga, esseri umani, risorse energetiche, tabacchi ed ogni tipo di bene cui dare valenza archeologica e/o culturale vanno ad accrescere il patrimonio in continua evoluzione dei combattenti della jihad.
Gli aspetti strategici, tattici e di scenario delle forme congiunte di Analisi rivelano una costante attenzione alla propaganda, al proselitismo,all’invito ad operare in tutti i contesti occidentali e a rischio di “occidentalizzazione” ed alla radicalizzazionenelle carceri e nelle enclaves subculturali.
La chiave dei rebus è sempre nelle intuizioni geniali di Giovanni Falcone: seguire i flussi di denaro per individuare burattini e burattinai e scoprire attori e registi dello psicodramma dedicato alla paura.
Particolarmente precisi e concreti gli interventi del Sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi e del Generale Giuseppe Arbore, Responsabile del Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza che ha sottolineato come, oltre agli incisivi e relativamente nuovi traffici di opere d’arte, energia ed esseri umani, continuino ad essere fondamentali i “must” della tradizione connessa alla criminalità come armi, droga e tabacco, potenziati dalle risorse di Internet, dei Social Media e delle facce Dark e Deep del Web.
L’entità della minaccia, quindi, appare sempre vivida e costantemente aggiornata. Forze dell’Ordine e dell’Intelligence in Italia hanno preparazione tecnica, tecnologica e storica adeguate purché il concetto di base dimostri la medesima contestualità e valenza: condivisione, coordinamento e convinzione espressi con la stessa coralità e potenza di sempre in risposta alle evoluzioni delle minacce tradizionali, ibride, palesi, rinnovate, estemporanee oppure eterne.