Cuore & Batticuore Rubrica settimanale di posta storie di vita e vicende vissute
by Anna Messina *
Le storie degli altri sono un pò anche le nostre storie.
Ti capita di incontrare conoscenti o amici che comunque non vedi da tempo e ti rendi conto di quanto siano cambiati.
E tu con loro. Vivevano altre vite. Come te, del resto.
Sono pochi quelli che sono rimasti uguali a 20 o 10 anni fa. C’é chi ha avuto un clamoroso rovescio di fortuna, chi non ha più la stessa situazione familiare, o chi ha subito una grave perdita, o ancora, chi sta meglio adesso di prima, pochi, in verità.
Ma in ognuna di queste persone che incontri, c’é un dettaglio, una cosa che si modifica in parte, o per le vicissitudini, o per le lacrime versate, o per le esperienze vissute sulla propria pelle, cicatrici comprese.
Questa cosa é lo sguardo.
Lo sguardo di chi si ricorda di quando aveva una vita prestigiosa che non riesce più a mantenere, e cerca di camuffare sotto un abito di stoffa buona ma datato. Cogli quel lieve disagio di chi spera che tu non te ne accorga.
Lo sguardo di chi non ha più quel ruolo stabile, blindato, dentro un’istituzione familiare di tutto rispetto, ed ha pagato un prezzo alto ed ha perso quasi tutto. E si deve reinventare una vita, magari a 50 o più anni, che non è come rimettersi in gioco a 30.
E poi c’é lo sguardo di chi fa finta di niente, e dice “tutto vecchio” e tu leggi tra le righe “tutto troppo vecchio”. E lì cogli tutti i viaggi non fatti, le vite non vissute, i figli mai avuti, le storie non finite, e quelle mai iniziate.
Anna Messina
Un tempo che é passato troppo presto per cambiare le cose, per poter cambiare le cose. Un tempo che non ti ha dato tempo. Ma è passato, ed il tempo passato non lo recupera nessuno. Ci sarà il tempo che verrà, poco o tanto, nessuno, in fondo, lo sa.
“E tu? Tu, che mi racconti? Tu sei sempre la stessa!”
“Io? “
Io mi tengo gli occhiali da sole, che oltre a darmi più sintomatico mistero, proteggono quello che in parte si modifica per vicissitudini, o per le lacrime versate, o per le esperienze vissute sulla propria pelle, cicatrici comprese, lo sguardo.
*Anna Messina, Avvocato civilista che definisce la sua notevole scrittura “una piccola nota creativa per colorare il grigio della professione”.
Espressione emotiva istintiva, dalla poesia, alla pittura, alla letteratura, lo sguardo é da sempre un elemento essenziale rivelatore della visione originale o enigmatica della realtà dell’anima. Basti pensare allo sguardo della Gioconda. Prima ancora delle parole e dei gesti, per l’umanità gli sguardi rappresentano un mezzo di contatto e di comunicazione impulsivo, inconscio, spontaneo. Ecco perché, come sottolinea con sottile autoironia un’acuta osservatrice dei rapporti sociali e della propria crescita autoanalitica come Anna Messina, si tende a mimetizzare il proprio sguardo che può far trasparire ciò che si vive dentro. Una schermatura esteriore, che si infrange quando prima o poi ci si guarda davvero allo specchio. Ci sono verità che solo gli occhi sanno rivelare.