Sanità: decalogo anti fake newsL’antidoto alle false notizie, alla scorretta informazione o, peggio, alla pericolosa disinformazione, esiste in natura. In particolare per quanto riguarda l’informazione medico scientifica. L’antidoto più efficace è rappresentato dall’attenzione critica del lettore, dal dubbio e dalla verifica incrociata. Non fermarsi al titolo della prima pagina, della Slider del giornale on line, ma sfogliare e leggere dettagliatamente, distinguere tra informazione e pubblicità. Soprattutto verificare le fonti. E’ questa la medicina per salvarsi dalle bufale.
Una ricetta in 10 punti elaborata dall’Unione nazionale medico scientifica di informazione. Un Decalogo ragionato contro le fake news. Per consultare in sicurezza quello che per molti pazienti è diventato Dottor Google, evitando di cadere in tranelli pericolosi per la salute propria e altrui.
L’iniziativa parte dai numeri. Il ricorso al web per informarsi su temi di benessere, medicina e sanità è in pochi anni è diventato esponenziale. Secondo i dati del Censis nel 2014 erano solo 4 italiani su 10 a cercare notizie di salute su Internet, mentre nel gennaio 2017 sono diventati l’88% con un picco del 93,3% fra le donne.
Quasi la metà del campione, il 44%, si affida alla prima pagina proposta dai motori di ricerca senza preoccuparsi dell’attendibilità delle fonti, dell’affidabilità di chi dice cosa. Tra questi, i 18-24enni sono il 55% e gli over 65enni il 22,7%. C’è poi chi, il 2/4% della popolazione, fa shopping sulla Rete di farmaci, magari per dimagrire (30%) o per migliorare le performance sessuali (28%), con rischi enormi se il sito da cui si acquista non è collegato a una farmacia. Nel migliore dei casi questi prodotti non contengono principi attivi, nel peggiore possono far male.
E allora come capire se ciò che ciò che stiamo leggendo è scientificamente valido oppure fuorviante, o addirittura falso? Lo spiega il Decalogo dei giornalisti scientifici. Una iniziativa sollecitata in particolare dai primari ospedalieri di oncologia, ma anche da pediatri, endocrinologi, psichiatri. In pratica da tutti gli specialisti di medicina e chirurgia, quotidianamente alle prese con richieste di inesistenti o millantate cure e farmaci pseudo miracolosi, pubblicizzati sul web.
Ecco le dieci regole essenziali:
- 1) VERIFICARE LA FONTE – Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali Unamsi cita quelli del ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco, degli ospedali e delle società medico-scientifiche. E’ importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.
- 2) ACCERTARSI DELL’AGGIORNAMENTO DEL SITO – Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.
- 3) CURE MEDICHE: EVITARE IL FAI DA TE – Nessuna informazione scritta può sostituire la visita dello specialista. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere solo uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.
- 4) DIFFIDARE DELLE PRESCRIZIONI SENZA VISITA – Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.
- 5) MONITORARE IL RISPETTO DELLA PRIVACY – Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti, per esempio attraverso il servizio L’esperto risponde, rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.
- 6) VALUTARE CON LA GIUSTA ATTENZIONE BLOG E FORUM – Possono essere fonti utili, ma anche subdole perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore
- 7) OCCHIO AI MOTORI DI RICERCA – Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. I motori di ricerca lavorano infatti come Machine Learning, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.
- 8) NON ABBOCCARE ALLA PUBBLICITA’ MASCHERATA – Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.
- 9) ACQUISTARE CON CAUTELA FARMACI ONLINE – Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione europea la dicitura: Clicca qui per verificare se questo sito web è legale. Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute, dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.
- 10) NON CASCARE NELLA PSICOSI DEL COMPLOTTO – Nel web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.