Trionfale giro di campo finale da grandissimo fuoriclasse dei due Mondi del calcio, quale è stato, prima dell’uscita definitiva dallo stadio planetario della vita, per il campione dei campioni Diego Armando Maradona.
Dribblato a tradimento da un irrecuperabile arresto cardiaco il Pibe de Oro viene pianto e rimpianto in tutte le capitali mondiali del calcio, al di quà e al di là dell’Atlantico.
Nonostante avesse soltanto 60 anni la sua è una impressionante biografia di successi, gol, campionati del mondo di calcio ( quattro: 1982, 1986, 1990 e 1994) coppe del Mondo (Under 20 nel 1979 a Tokio e nel 1986 a Città de Messico) Palloni d’Oro (1995) Scudetti ( 2 col Napoli:1986/1987 e 1989-1990) di azioni da goleador e da funambolico genio del pallone, in particolare col Napoli e la nazionale dell’Argentina.
Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, stilata in occasione del centenario della federazione. Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.
Ai Campioni si perdona tutto, ma l’uscita di scena così repentina di Maradona, nonostante il grande dolore collettivo per tragedia quotidiana della pandemia, lascia una sensazione di vuoto e di smarrimento sportivo per un epilogo annunciato che i tifosi e gli appassionati di calcio dall’Europa all’America Latina si rifiuteranno ancora per molto tempo di accettare, tanto da ricorrere ai ricordi indelebili e ai filmati di repertorio per rivedere sempre in campo il loro Campione, intento a smarcarsi e a segnare un gol “alla Maradona” .