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Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

 

Sliding doors in paradise. Raggiungere il Paradiso del successo o perderlo. E’ questo il trait d’union che, alla vigilia del San Valentino del bisestile e palindromo 2020, associa la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e Segretario Particolare del Papa Emerito Benedetto XVI. Tre destini con un futuro che si preannuncia molto diverso dal passato.

L’emerito Georg

Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald
(foto Ansa)

Prime pagine e titoli a tutto spiano per l’Arcivescovo più vip e fotografato del Vaticano. Dietro l’assenza di Mons.Georg Gänswein dall’udienza generale che ha scatenato varie interpretazioni, vi sarebbero in realtà le condizioni di salute sempre più precarie di Joseph Ratzinger.

Secondo il giornale conservatore tedesco ‘Tagespost’ Mons. Gänswein sarebbe stato “congedato” da Papa Francesco. Lo storico  segretario particolare del Papa Emerito Benedetto XVI Joseph Ratzinger rimarrebbe a capo della Prefettura della Casa Pontificia, che coordina le udienze pubbliche del Papa, ma sarebbe esonerato per poter dedicare più tempo al Pontefice emerito.Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

E’ evidente che l’incarico di Mons. Gänswein é legato alla durata della vita del 93enne Pontefice emerito. Ma la sottigliezza gesuitica di Bergoglio non trasformerà mai Padre Georg in una “vittima“ col rischio di farlo diventare un punto di riferimento post Ratzinger dei tradizionalisti conservatori che lo osteggiano.  Anzi se lo terrà vicino per controllarlo meglio e poi conferirgli promoveatur ut amoveatur la guida di una diocesi in Germania o in Austria, e comunque lontano da Roma.

L’exploit di Georgia

Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & DonaldGeorgia On My Mind, le note della canzone di Ray Charles fischiano sempre più spesso nelle orecchie di Matteo Salvini che osserva con malcelata preoccupazione la progressiva scalata di Giorgia Meloni verso la Premiership. Molto addolcita dalla maternità, ma sempre più caparbia, meticolosa e coerente, la leader di Fratelli d’Italia sta superando brillantemente gli esami di Washington che gli apriranno la corsia preferenziale per la leadership del centrodestra e Palazzo Chigi.

Un’ascesa incentrata su una dialettica più razionale che retorica, su argomentazioni sociali ed economiche inclusive e non divisive, affermazioni nette ma che non trascendono mai. Sospinto dalla reciproca simpatia istintiva  con Donald Trump a Washington,  l’ascensore verso i piani alti della politica internazionale della Meloni incrocia l’ascensore in discesa di Matteo Salvini.Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

Dal fatale Ferragosto dell’uscita dal Governo con Di Maio alla sconfitta elle regionali, secondo i veleni Made in Bellerio street, il leader della Lega non azzecca più una mossa ed ha alle calcagna tre macigni di inchieste giudiziarie: il Russia-gate e due richieste di autorizzazione a procedere per il blocco di migranti su navi militari.Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

A differenza della corrente alternata che sembra caratterizzare gli attuali rapporti fra il Premier Giuseppe Conte e Trump, a Washington sono in particolare molto apprezzate le posizioni nette di Georgia Meloni contro Pechino, Erdogan e Teheran e la sua totale indifferenza al “fascino” di Putin, che aleggia invece fra gli alleati leghisti.Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

Le prospettive della Meloni presentano tuttavia anche qualche insidia che potrebbe annidarsi nell’ entourage di un partito a sua immagine e somiglianza, ma che tende ad arruolare indiscriminatamente i portatori di voti fuoriusciti da Forza Italia o dalle file renziane e i parlamentari in cerca di candidature dei 5 Stelle. Un partito che si accinge a moltiplicare le responsabilità  istituzionali ( Campidoglio, Ministeri, Rai, Regioni, aziende statali) ma che ha una sparuta classe dirigente riconducibile essenzialmente a Fabio Rampelli e a Guido Crosetto.

Trump super lucky  

Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & DonaldUn disastro dopo l’altro dei democratici Usa consente a Trump di vincere sul fronte dell’impeachment e raddoppiare l’elezione alla Casa Bianca. Dopo il clamoroso autogol dell’Iowa il Senato ha infatti assolto a maggioranza il Presidente in carica dalle accuse di abuso d’ufficio e ostruzione del Congresso, trasformandolo agli occhi dell’opinione pubblica americana in vittima di “accuse ingiuste e interessate”.

Un boomerang per il Partito Democratico che compromette prima ancora che inizi la campagna per le presidenziali del novembre 2020.

Baciato dalla fortuna Trump ha iniziato l’anno col rilancio dell’economia americana, il ridimensionamento sul piano internazionale di  Cina, l’Iran e Turchia e l’ indebolimento dell’ Europa e della Russia.

L’Unione europea perché alle prese con la Brexit e con le crescenti difficoltà economiche e politiche interne del Presidente francese Macron e della Cancelliera Angela Merkel. Mentre la Russia dovrà vedersela invece con il brusco calo del prezzo del petrolio per la crisi del virus cinese e con le crescenti ostilità createsi con la Turchia a causa della Siria e della Libia.Paradiso e ritorno di Giorgia Meloni Georg & Donald

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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