Europee cataclisma. Matteo Salvini stravince e raddoppia, anzi supera il 34% dei voti, esattamente il doppio dei consensi delle politiche del 4 marzo 2018.
Di Maio e i 5 Stelle profondano nella peggiore e più mortificante delle disfatte elettorali: dimezzano i voti delle politiche, subiscono l’umiliazione del sorpasso del Pd e sono allo sbando. La base è in rivolta e reclama le dimissioni del Vice Premier. Dimissioni attese. Al fallimento italiano Di Maio aggiunge anche quello internazionale,perché difficilmente i grillini potranno costituire un gruppo parlamentare europeo dato che gli alleati polacchi, greci, finlandesi ed estoni non entreranno a Strasburgo.
Pd resuscitato e riunificato. Rispetto alle politiche recupera oltre il 4% dei voti. Il Segretario Nicola Zingaretti e il Presidente Paolo Gentiloni non avranno più ostacoli per procedere alla rimozione o alla cooptazione del renzismo.
Giorni di gloria per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che sfiorano il 7% e conquistano la credibilità e i consensi necessari per far rinascere la destra distrutta e dispersa da Fini.
Silvio Berlusconi e Forza Italia tengono. Rispetto ai pronostici della vigilia, che prevedevano l’evaporazione del partito, il rientro in campagna elettorale dell’ex Cavaliere ha galvanizzato gli elettori. A dispetto dei tanti fuggi fuggi Berlusconi ha ancora una compagine politica che gli consente di essere quanto meno presente sulla scena parlamentare e al tavolo delle trattative. Ma del doman non v’é certezza….
Governo. Palazzo Chigi è nell’occhio del ciclone. Assieme a quelle di Di Maio le dimissioni del Premier Conte e l’apertura della crisi dell’esecutivo sembrano ormai segnate.
Veleni e vendette della guerra politico-mediatica fra 5 Stelle e Lega lasciano già intravedere un the day after delle europee fitto di ribaltoni e uscite di scena.
La Caporetto di Di Maio e dei 5Stelle sta già facendo insorgere la base grillina che reclama la fine dell’alleanza suicida con la Lega e spinge il Vice Premier ad uscire dall’esecutivo e ad accusare per scongiurare la cannibalizzazione del Movimento.
Per quanto riguarda le elezioni regionali e amministrative, la Lega si conferma primo partito in Piemonte dove Alberto Cirio è il niuovo Governatore, in tutto il nord e centro Italia, compresi Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Sardegna. Il Pd mantiene la leadership in Toscana. Il Movimento 5 Stelle prevale nelle restanti regioni meridionali con punte superiori al 30% in Campania e Sicilia. La Lega tocca l’apice in Veneto, sfiorando il 50% dei voti.
Ecco nel dettaglio i risultati per l’elezione dei 73 eurodeputati italiani (che diventeranno 76 dopo l’effettiva realizzazione della Brexit).
LEGA SALVINI PREMIER 34,37
PARTITO DEMOCRATICO 22,81
MOVIMENTO 5 STELLE 16,96
FORZA ITALIA 8,74
FRATELLI D’ITALIA 6,45
+EUROPA – ITALIA IN COMUN 3,10
EUROPA VERDE 2,30
LA SINISTRA 1,74
PARTITO COMUNISTA 0,88
PARTITO ANIMALISTA 0,60
SVP 0,54
POPOLO DELLA FAMIGLIA – A 0,43
CASAPOUND ITALIA – DESTRE 0,33
POPOLARI PER L’ITALIA 0,30
PARTITO PIRATA 0,23
FORZA NUOVA 0,15
AUTONOMIE PER L’EUROPA 0,07
PPA MOVIMENTO POLITICO PE 0,02
Per la prima volta nella storia la maggioranza degli eurodeputati italiani sarà al di fuori del perimetro Ppe-Pse-liberali-verdi
I sovranisti vincono anche in Gran Bretagna e Ungheria, ma Fpoe e Pvv arretrano in Austria e Olanda. In Svezia, Spagna e Portogallo vincono i socialisti. In Germania Afd è solo il quarto partito, dopo Merkel, Verdi e Spd. Complessivamente, nonostante l’ampio contributo italiano, i deputati nazionalisti e antieuropeisti saranno meno di duecento su 751
Fonte: Agi Italpress AdnKronos Ansa Tg1
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1