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Segnala il diesel al veleno

SEGNALA IL DIESEL AL VELENO

Segnala il diesel al veleno

Sei tu che stai leggendo, siamo tutti noi, sono gli abitanti delle città, gli italiani, l’umanità intera, le vittime predestinate dei tumori e delle gravi patologie cardio-respiratorie provocate dalla nuvola nera emessa dall’auto diesel, dal furgone, dal camion o dall’autobus che più volte incrociamo ogni giorno per strada.

Segnala il diesel al veleno

Quella nuvola nera che si dissolve attorno a noi, assieme agli scarichi altamente inquinanti  emessi da diesel e motori non a norma, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,  uccidono ogni anno in tutto il pianeta oltre otto milioni di persone.

Complessivamente il bilancio annuale delle vittime in Europa supera i 400 mila morti. L’Italia in rapporto al numero di abitanti figura all’ultimo posto della classifica europea e nel Bel Paese l’aria che uccide, ma soprattutto  i diesel al veleno, provocano almeno 30 mila vittime all’anno.

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L’impatto più  pesante  si registra al Nord, e in particolare  Lombardia che guida la classifica delle regioni con  il tasso di mortalità più elevato.

La mortalità  si impenna anche nel Lazio e in Campania. Il rischio più basso si corre in Valle D’Aosta, Basilicata e Molise.

Ogni italiano perde  in media 10 mesi di vita a causa dell’inquinamento atmosferico:

  • 14 mesi per chi vive al Nord,
  • 6,6 per gli abitanti del Centro,
  • 5,7 al Sud e isole.

Con costi  sanitari esponenziali  stimati, solo per le patologie oncologiche e respiratorie  derivanti dall’inquinamento dell’aria, intorno ai 250 miliardi.

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Dati e statistiche sono stati rilevati dal progetto VIIAS  (Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute), coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio e realizzato nel quadro delle iniziative del Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute.

Che fare? Sperare nella progressiva riduzione dell’inquinamento? E nel frattempo? Limitarsi agli scongiuri? Circolare con una maschera antigas?

No, la soluzione c’ è ed é l’immediata segnalazione al 112 e al 113 delle targhe delle auto e dei mezzi che emettono nuvole nere.

Una semplice segnalazione che consentirebbe di attivare i controlli dei diesel killer e la conseguente messa in regola degli scarichi.

Palliativi?

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Non tanto se si considera che la ricerca VIIAS ha accertato  che nell’ immediato futuro il  solo rispetto dei limiti di legge permetterebbe di salvare almeno 11mila vite ogni anno.

Tra le quali potenzialmente anche quella di chi sta leggendo…

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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