Un’eroina rivoluzionaria e davvero geniale Maria Montessori. Uno straordinario ed emblematico esempio di riferimento del quale l’Italia ha particolarmente bisogno in questi giorni, in uno dei frangenti più difficili attraversati dal Paese.
A 150 anni dalla nascita di Maria Tecla Artemisia Montessori, appare ancor più straordinaria la molteplicità dell’impulso che per tutta la vita dette in prima persona all’emancipazione delle donne e all’evoluzione della psicologia e della pedagogia infantile e adolescenziale.
Un impulso internazionale, anticipatore per quanto riguarda la conquista della parità delle donne nell’ambito dell’istruzione, del lavoro e della politica, del movimento anglosassone delle Suffragette che si batté in Europa e negli Stati Uniti a cavallo fra il 1800 e il1900 per riconoscimento del diritto del voto alle donne.
E un impulso anticipatore, per quanto attiene anche l’evoluzione della didattica scolastica dei moderni metodi educativi e dei più avanzati studi psicologici.
Una rivoluzionaria a tutto tondo, culturalmente e socialmente, Maria Montessori che incurante dei pregiudizi e delle umiliazioni maschiliste riuscì con coraggio e caparbietà a frequentare, nel 1890, unica studentessa, la facoltà di Medicina della Sapienza a Roma, a laurearsi e a specializzarsi in Psichiatria.
Un coraggio e una caparbietà che colpirono due eminenti personaggi dell’epoca, che la appoggiarono pubblicamente: il Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia Guido Baccelli e Papa Leone XIII, che dichiarò: “Tra tutte le professioni, quella più adatta per una donna è proprio quella di medico”
L’altra grande innovazione della quale è tuttora ancora protagonista porta il suo nome ed è il metodo Montessori, apprezzato e praticato in oltre 60.000 scuole in tutto il mondo, dagli Stati Uniti, alla Germania, dai Paesi Bassi al Regno Unito, all’Italia.
Un metodo educativo al servizio dei bambini e degli adolescenti, basato sull’indipendenza, sulla libertà di scelta del proprio percorso scolastico e universitario entro limiti codificati e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale dello scolaro prima e dello studente poi, in maniera da sviluppare un senso di responsabilità e di consapevolezza. E di fiducia in se stessi.
L’intuizione montessoriana ruotava attorno alla sempre attualissima considerazione, allora anticipatrice di almeno mezzo secolo, che il futuro del pianeta è strettamente connesso all’educazione scolastica.
Un Paese post unitario, precursore di diritti e di libertà ed un’Italia con una scuola all’avanguardia quella di Maria Montessori. Esempi ed eredità più che mai preziosi ma che attualmente, per il marasma della pandemia e il caos della politica, rischiano invece di essere vanificati.