Congo fatale per l’esordio del Governo Draghi. Il tragico agguato criminale contro l’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, 43 anni, nella Repubblica Democratica del Congo, si è verificato durante il percorso di un convoglio delle Nazioni Unite fra le città di Goma e Bukavu.
L’Ambasciatore stava viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo. Nell’attacco assieme al diplomatico sono rimasti uccisi il 30 enne appuntato dei Carabinieri Vittorio Iacovacci e l’autista.

Tra le prime ipotesi c’è quella di un tentativo di rapimento ad opera dei numerosi gruppi armati che operano nella zona dei monti Virunga, fra Congo, Ruanda e Uganda, e spesso prendono di mira i ranger del parco, famoso per i gorilla di montagna.
“Quella dell’ambasciatore è una missione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l’esempio” queste le parole con le quali l’Ambasciatore Luca Attanasio aveva commentato a Camerota, Salerno, il 12 ottobre scorso, l’assegnazione del premio internazionale “Nassiriya per la pace”, conferitogli dalla locale associazione culturale. “In Congo – aveva aggiunto Attanasio – parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di pace, dopo tre guerre durate un ventennio”.
