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Amministrative con vista su Palazzo Chigi

Amministrative con vista sulle elezioni politiche. Le elaborazioni del voto nei 971 comuni e per i referendum sulla giustizia delineano scenari abbastanza nitidi.

Nel centrodestra Giorgia Meloni é in fuga verso il traguardo di Palazzo Chigi e con Fratelli d’Italia ha staccato al sud al centro e soprattutto al nord la Lega di Matteo Salvini, mentre Forza Italia grazie al successo del Sindaco uscente di Genova, Bucci, e all’apporto assicurato a Lagalla a Palermo ed a Biondi all’Aquila riesce a restare a ruota.

Amministrative con vista su Palazzo Chigi
Giorgia Meloni

Il Pd tiene e evidenzia il ruolo di catalizzatore dei voti dei 5Stelle della sinistra. Visto in prospettiva il campo largo tuttavia non decolla affatto perché i grillini sono riusciti a perdere più voti di quanto ne prevedessero i sondaggi. Mentre a Palermo, con Ferrandelli, a Catanzaro, Parma, L’Aquila  e in altri comuni, l’alleanza di centro che fa campo ad Azione di Carlo Calenda ha raggiunto percentuali spesso a due cifre, che sommati ai voti del Pd potrebbero essere determinanti per scalare la maggioranza.

Complessivamente centro destra e centrosinistra escono dal doppio confronto amministrative-referendum con l’aspetto di due compositi contenitori all’interno dei quali si agitano forze spesso contrapposte e in forte concorrenza.

Mentre oggettivamente il Governo Draghi esce rafforzato dal successo dei leader di maggioranza e di opposizione che lo sostengono e dalla sconfitta di quelli che lo osteggiano, nel dettaglio delle singole forze politiche, per un paio di capi partito l’alba di rabbia del lunedì nero post elettorale si sta ulteriormente accendendo man mano che affluiscono i dati dello spoglio dei voti che in alcuni casi sono più deludenti delle proiezioni degli exit pool. Bilanci e prospettive di chi vince e di chi perde sono tuttavia già delineati.

Chi perde: 

Matteo Salvini Amministrative con vista su Palazzo ChigiDialetticamente incontenibile, il segretario della Lega viene sistematicamente smentito dai fatti. Dall’estate del Papete del 2019 non azzecca più una mossa. Nel lungo elenco delle sconfitte e dei pesci in faccia rimediati in questi anni da Milano a Roma a Napoli, alla Polonia, all’Ucraina all’affaire del viaggio a Mosca, la débâcle non solo numerica ma anche mediatica delle amministrative e dei referendum lascia però strascichi profondi che potrebbero ridimensionarlo già al previsto odierno consiglio Federale della Lega. Ancora non si capisce se dovrà affrontare un congresso anticipato o un vertice di partito in stile politbüro russo, come quello storico che defenestrò Kruscev. Secondo gli ambienti parlamentari, per evitare un eventuale colpo di testa che potrebbe culminare nella creazione di un partito personale, Matteo Salvini potrebbe essere commissariato da uno specifico ufficio di segreteria formato da Giorgetti, Fedriga e Zaia.

Giuseppe ConteAmministrative con vista su Palazzo ChigiAnche se l’ex Premier sta dando fondo a tutta la sua capacità di acrobazie verbali, da qualunque parte lo si osservi, il risultato dei 5 Stelle è classificabile fra il disastroso e il fallimentare. Elettoralmente, l’encefalogramma politico del Movimento è piatto. E con queste percentuali alle politiche non si va da nessuna parte. L’ultima speranza dei 5 Stelle e di Giuseppe Conte per non disperdere i residui consensi  è quella di liste comuni col Pd. A 12 anni dalla fondazione da parte di Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio del Movimento che doveva scardinare le istituzioni come una scatoletta di tonno, l’epilogo rammenta quello delle riserve indiane. Ma senza l’orgoglio e il prestigio dei capi tribù. Oltre a non lasciare tracce, l’evaporazione dei grillini è quasi sempre imputabile infatti alla pervasività del potere.

Chi vince:

Giorgia MeloniAmministrative con vista su Palazzo ChigiOltre all’indubbia abilità e al grande fiuto politico la leader di Fratelli d’Italia ha avuto la strada spianata dai continui e clamorosi autogol tanto di Matteo Salvini che di Silvio Belusconi. Lungo la rotta delle politiche le restano tuttavia da rimuovere tre insidiosi scogli: la carenza di classe dirigente, le scorie del populismo antieuropeo e la delicata elaborazione del lutto del superamento del fascismo.

Enrico LettaAmministrative con vista su Palazzo ChigiIl segretario del Pd conquista una preziosa e non scontata golden share politica: quella del centrosinistra e dei 5 Stelle in particolare, ormai praticamente Letta-dipendenti. Se riuscirà a bypassare l’autunno, che a causa della guerra in Ucraina e della conseguente crisi economica sociale sarà particolarmente impegnativo, potrà permettersi di dare una regolata alle agguerrite correnti interne del Nazareno.

Giancarlo Giorgetti Amministrative con vista su Palazzo ChigiAnche se quella del Ministro dello sviluppo rischia di essere l’amara vittoria dell’ “avevo detto” o peggio una vittoria di Pirro, la domanda che tutti si fanno è: basterà l’autocritica di Matteo Salvini per tentare di riattaccare i cocci di una Lega che ha clamorosamente impostato una campagna elettorale fallimentare e contraddittoria. Oppure è necessaria una svolta per rilanciarla? La risposta soffia nelle stanze di via Bellerio e della Confindustria, ai vertici delle regioni leghiste e in vari ministeri, dove Giorgetti viene visto come il salvatore della Lega.

Chi pareggia:

Carlo CalendaAmministrative con vista su Palazzo ChigiDa solo contro tutti l’europarlamentare ha dimostrato di avere idee, seguito e soprattutto voti. Probabilmente se non fosse stato penalizzato dalla drammatica flessione dell’affluenza, soprattutto a Palermo, avrebbe sfiorato il ballottaggio. L’exploit di Calenda rappresenta l’avvio della formazione di una nuova aggregazione politica che si riconosce nel Premier Mario Draghi. Anche senza la benedizione e il riconoscimento da parte del Premier. Ne potrebbero far parte Renzi, i parlamentari in uscita da Forza Italia e in prospettiva probabilmente Beppe Sala e ambienti confindustriali e post leghisti

Silvio BerlusconiAmministrative con vista su Palazzo Chigi politicaIl pareggio di Forza Italia che piazza esponenti di spicco a Genova  Catanzaro e Palermo, segnala l’ennesimo ritorno sulla scena del Cavaliere che nonostante la ritirata strategica sul Quirinale, le riforme della giustizia e del catasto, per non parlare della politica estera, riesce a galvanizzare elettori e parlamentari. Ballottaggi amministrative 2016, al voto 8.610.142 elettori | Ministero dell'Interno

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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