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Fra Cina e Turchia Biden sceglie Putin 

Usa e Russia tornano a confrontarsi a Ginevra, storica capitale diplomatica dell’inizio e della fine della guerra fredda. Ma a differenza dei vertici fra Dwight Eisenhower e Nikita Chruščëv nel 1955 e fra Ronald Reagan e Michail Gorbačëv nel 1985, il 16 giugno saranno di fonte due esperti e collaudati leader come il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente russo Vladimir Putin, che vantano una conoscenza reciproca diretta e approfondita.

Fra Cina e Turchia Biden sceglie Putin 
Biden e Putin in una foto di repertorio

Preceduto dalle pesanti accuse di continue interferenze cibernetiche e di crescente assedio di intelligence rivolte da Washington a Mosca,  il vertice presenta due rilevanti peculiarità: non prevede il pareggio e si svolge con un convitato di pietra, la Cina.  Il summit può concludersi cioè soltanto con un sostanziale accordo, oppure con una rottura. E in entrambi i casi le refluenze diplomatiche, economiche e strategiche riguarderanno indirettamente Pechino.

Fra Cina e Turchia Biden sceglie Putin 
Xi Jinping e Vladimir Putin

“In misura maggiore Putin e Biden in proporzione minore,  hanno entrambi necessità di un’accordo “ spiega l’analista di strategia militare e di geopolitica Arduino Paniccia, Presidente della Scuola di Guerra Economica e Competizione Internazionale di Venezia.

Fra Cina e Turchia Biden sceglie Putin 
Arduino Paniccia

Perché Biden ha meno necessità di un’accordo con Putin?

Il Presidente degli Stati Uniti è convinto che Mosca in questo momento attraversi una forte fase di debolezza soprattutto economica e quindi che possa aprirsi una fase attraverso pressioni e concessioni, nella quale la Russia inizi a essere meno legata e coesa con la Cina, suo attuale grande alleato.

Come sganciare la Russia da Pechino?

Una delle chiavi è dimostrare a Putin che i cinesi stanno per mettere le mani sui flussi economici e finanziari russi perché la pandemia, che durerà a lungo e proviene dalla Cina, rischia di travolgere il paese più debole ovvero la Russia.Fra Cina e Turchia Biden sceglie Putin 

Ma i punti critici nei rapporti personali e politici fra Putin e Biden sono davvero tanti. In una situazione del genere cosa hanno da guadagnare in un incontro al vertice?

L’ultima volta che si erano incontrati Biden era il vice di Obama e aveva definito il presidente russo “uomo senza anima”, poi da Presidente neo eletto lo ha chiamato killer. Putin aveva ricambiato augurandogli lunga vita e sollecitando un incontro personale. Una sfida che Biden ha raccolto. Stati Uniti e Federazione Russa non concordano su niente. L’unico accordo fino ad oggi è stata la proroga di cinque anni del New Start, il trattato sulla riduzione degli armamenti strategici nucleari dei quali i due paesi sono peraltro saturi. Su tutto il resto non c’é storia: Ucraina, rapporti con la Turchia, atti di spionaggio cyberattacchi, Libia, Medio Oriente, Iran, detenzione di Alexei Navalny e ora la Bielorussia. A bordo dell’ aereo civile costretto ad atterrare  a Kiev su 6 agenti dei servizi a bordo ben 4 erano russi. La zampata dell’orso russo è apparsa evidente ancora una volta.

Una realpolitik che sa di riduzione del danno ?

E’ una situazione difficile che entrambi i leader affrontano gelidamente mentre tutte le crisi devono trovare soluzione: Afghanistan Siria Libia. Le poste in gioco sono molte da entrambe le parti. Il vero nodo resta quello dei rapporti con la Cina. Biden offre a Mosca uno sbocco nel Mediterraneo e una gestione concertata sul medioriente purché Putin finisca di coprire le spalle della Cina con tutta la sua potenza militare attraverso l’alleanza militare e strategica dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai della quel fanno parte  Pechino, Mosca, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Biden vuole inoltre che la Russia resti neutrale nella uscita Usa dalla lunga guerra afgana e nel delicato dopo conflitto a  Kabul.

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Putin e Erdogan

E nel Mediterraneo ?

Washington dimostrerà a Putin che Erdogan nel Bosforo e Mar Nero ha altre mire e che non rispetterà affatto i patti segreti con i russi. Il Presidente turco starebbe inoltre assumendo i contorni di propaggine filo cinese nel Mediterraneo

Mosca cosa otterrebbe in cambio ?

Gli Stati Uniti assicurerebbero alla Russia di intervenire sul Governo dell’Ucraina affinché conceda l’ autonomia al Donbass. In Siria verrebbero stabilizzate  le basi militari russe e viene inoltre reso operativo l’accordo sul progetto del nuovo canale di attraversamento del Bosforo, passaggio strategico per la flotta russa nel Mar Nero per il quale Erdogan ha chiesto il finanziamento anche americano.

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Putin e i vertici militari e dell’intelligence della Russia
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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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