Fra vertici di partito e di maggioranza, riunioni di correnti, penultimatum e compromessi, i taccuini e i tablet traboccano di Ministri in pectore e in progress. In media due candidati virgola 5 per dicastero, con un picco per il dopo Salvini al Ministero dell’Interno. I sismografi della crisi lasciano intravedere la scelta di non nominare vice premier.
A meno di imprevedibili colpi di scena, il conto alla rovescia per il varo del 66° Governo della Repubblica, presieduto da Giuseppe Conte, presenta questo quadro di possibili candidature ai nastri di partenza:
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Vincenzo Spadafora, Paola De Micheli, Roberto Chieppa
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Interno
l’ultima new entry per il Viminale riguarda l’ex capo di gabinetto del Ministero e successivamente Prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Segue una nutrita rosa di candidati politici e tecnici: Marco Minniti, Ettore Rosato, Raffaele Cantone, Lorenzo Guerini, Alessandro Pansa, Mario Morcone.
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Sviluppo economico
Laura Castelli, Graziano Del Rio, Antonio Misiani, Paola De Micheli, Lorenzo Guerini, Lorenzo Fioramonti
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Lavoro
Luigi Di Maio, Maurizio Del Conte, Teresa Bellanova, Tommaso Nannicini
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Esteri
Di Maio, Paolo Gentiloni, Enzo Amendola
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Giustizia
Alfonso Bonafede, Andrea Orlando. Piero Grasso
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Difesa
Elisabetta Trenta, Di Maio, Marina Sereni, Lorenzo Guerini
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Economia
Giovanni Tria, Salvatore Rossi
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Politiche agricole
Tommaso Nannicini, Francesco Boccia, Anna Ascani
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Ambiente
Sergio Costa, Rossella Muroni
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Infrastrutture
Stefano Patuanelli, Andrea Marcucci, Roberto Morassut
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Istruzione
Nicola Morra, Roberto Cingolani
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Beni culturali
Francesco D’Uva, Andrea Marcucci, Francesca Puglisi
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Salute
Giulia Grillo, Giorgio Trizzino, Vasco Errani
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Rapporti con il Parlamento
Riccardo Fraccaro, Andrea Marcucci, Ettore Rosato
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Pubblica Amministrazione
Dario Franceschini, Fraccaro, Tommaso Nannicini
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Affari regionali
Errani, Francesco Boccia
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Sud
Barbara Lezzi, Francesco Boccia
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Famiglia
Anna Ascani
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Affari europei
Enzo Moavero Milanesi, Gian Paolo Manzella