by Vincenzo Bajardi
Successo rocambolesco di Hamilton con la Mercedes, centesima vittoria per il sette volte campione del mondo davanti ad un sorprendente Verstappen con la Red Bull attardato di 53″271, terzo Sainz con la Ferrari ad 1’02″475.
Nell’ottava edizione del Gran Premio di Russia, quattordicesimo appuntamento del Mondiale, sul tracciato di 5,848 km, ricavato all’interno del Parco Olimpico che ha ospitato le Olimpiadi Invernali 2014, da percorrere 53 volte, la pioggia ha dettato legge nell’epilogo.
Rimpianti per Norris che ha ignorato il team radio che lo aveva richiamato ai box per montare le intermedie e poco dopo è andato lunghissimo regalando la vittoria al connazionale Lewis che ha approfittato della presunzione di Norris.
Quarto Ricciardo su Bottas, Alonso, Norris, Raikkonen, Perez, Russell, Stroll. Ad un giro Vettel, Gasly, Ocon, l’altro ferrarista Leclerc, Govinazzi e Tsunoda, a 2 giri Mazepin. Ritirati Latifi e Schumacher jr.
Nella Classifica Piloti Hamilton ritorna al primo posto con 246,5 punti su Verstappen (244,5), Bottas (151), Norris (139), Perez (120), Sainz (112,5), Leclerc (104), Ricciardo (95) e gli altri.
Nella Classifica Costruttori guida Mercedes (397,5), Red Bull (364,5), McLaren (234), Ferrari (216,5),Alpine (103), Alpha Tauri (84), Aston Martin (59).
A cinque giri dal termine arrivava la pioggia e la direzione di gara decideva di disabilitare il DRS. Sempre più difficile per i piloti rimanere in pista e si susseguivano i pit stop per montare le intermedie. Un Gran Premio deciso dunque nel finale piovoso.
Al via la Ferrari di Sainz scatta al comando aggirando alla prima staccata Norris (McLaren), quindi Russell (Williams), pessimo l’avvio di Hamilton finito in sesta posizione, mentre dalla coda Verstappen è dodicesimo su Leclerc, Bottas quindicesimo. Una McLaren in notevole progresso, reduce dalla doppietta firmata a Monza. Primo pit stop per Stroll che lascia il quarto posto e rientra 15esimo mentre Norris accusa problemi alla gomma sinistra. Anche Sainz si ferma ai box e riparte tredicesimo.
Intanto Norris guida su Ricciardo, su un Hamilton prudente per gestire al meglio le gomme, Perez, Alonso, Verstappen (che colleziona giri veloci), Leclerc, Vettel, Gasly,Bottas e Sainz e si susseguono le soste per il cambio gomme. Si ferma e perde molto tempo Ricciardo rientrando quattordicesimo mentre Norris Hamilton (che firma il giro più veloce scendendo sotto l’1’40”) e Perez dominano la scena precedendo Alonso, Verstappen e Leclerc.
A metà gara: prosegue la gara solitaria di Norris con un margine di 11″ 919 su Perez, Alonso, Leclerc, Gasly, Sainz, Bottas, Stroll, Hamilton, Ricciardo e Verstappen.
In seguito alle soste nuove posizioni: il messicano Perez leader su Alonso, Leclerc, Norris, Gasly, Sainz, Hamilton (rincuorato dai box da Toto Wolff che comunica via radio all’inglese che con questa strategia può vincere), Stroll, Leclerc. Al 37esimo giro Norris ritorna leader stampando un giro veloce con Hamilton a 2″173″ (l’inglese avverte profumo di vittoria), quindi Sainz a 21″253 con Leclerc attardato da problemi alla ruota posteriore sinistra nel pit Stop rientrando undicesimo a 37″570.
POLE – Non accadeva dal 2004 di trovare le scuderie “in” così avanti. Tutti aspettavano l’ennesimo show Mercedes, ma nel finale, Hamilton è finito sul muro in pit-lane. “In 14 anni di carriera è stata la prima volta che sono andato in tilt” – ha ammesso Lewis che ha sprecato la 102 pole e che si avvierà in seconda fila (1’44″050) preceduto anche da Russell con la Williams (1’42″983), una certezza sul bagnato. Il più veloce è stato Norris, 21 anni, a 206,414 kmh in 1’41″993, regalando alla McLaren la pole position nr 156 della propria storia accanto a lui la Ferrari di Sainz (1’42″510) con lo spagnolo autore di un autentico capolavoro: non era mai scattato dalla prima fila in carriera come Norris. Terza fila per Ricciardo (McLaren, 1’44″156) ed Alonso con l’Alpine (1’44″204), quindi Stroll (Aston Martin, 1’44″956) Perez, Ocon, Vettel, Gasly, Tsunoda, Raikkonen con l’Alfa Romeo, Schumacher jr, Giovinazzi con l’Alfa Romeo, Mazepin e Latifi. In coda a tutti Leclerc (Ferrari), Verstappen (Red Bull) e Bottas con la Mercedes: i tre hanno infatti sostituito il motore.
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Giornalista automotive free lance, per decenni responsabile della pagina Motori del Corriere dello Sport