HomeRisvoltiI pescatori e il primo impatto della Biden Strategy in Libia

I pescatori e il primo impatto della Biden Strategy in Libia

Rodaggio mediterraneo per la Biden Strategy ? Hanno molti e inconsapevoli riflessi le lacrime di gioia del rientro a Mazara del Vallo dei 18 pescatori sequestrati per 108 giorni dalle milizie libiche del Generale Kalifa Haftar.

I pescatori e il primo impatto della Biden Strategy in Libia
I 18 pescatori rientrati a Mazara del Vallo

L’epilogo di uno dei più drammatici episodi della guerra della pesca che da 50 anni si combatte nel Canale di Sicilia, con la marineria siciliana perennemente vittima degli assalti delle motovedette nord africane, riaccende i riflettori dei media internazionali sulla tragica odissea dimenticata dei quasi 10 anni di scontri armati che hanno ridotto la Libia ad un paese fantasma.I pescatori e il primo impatto della Biden Strategy in Libia

Ma i retroscena e le modalità della liberazione dei pescatori rappresentano soprattutto un indizio significativo dell’evoluzione in corso della situazione strategica nel Mediterraneo.

 Lloyd Austin per la carica di segretario alla Difesa
Il Presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden e il neo segretario alla Difesa Generale Lloyd Austin

La svolta di Bengasi viene considerata un riflesso della Biden strategy che prima ancora dell’insediamento del 20 Gennaio alla Casa Bianca del nuovo Presidente degli Stati Uniti, gli apparati strategici della Nato e l’intelligence Usa e dell’Italia hanno efficacemente anticipato, trasformando l’emergenza in una opportunità.

“In sintesi, la fase di stallo a Tripoli sta per finire. Russia e Turchia dovranno adeguarsi alla spinta di Washington, alla quale ha già aderito l’Italia, per lo svolgimento di elezioni e la formazione di un governo democratico in Libia” ,  afferma l’editorialista Arduino Paniccia, Docente di studi Strategici e Presidente della Scuola di Competizione Economica Internazionale di Venezia.

La svolta di Bengasi viene considerata un riflesso della Biden strategy che prima ancora dell’insediamento del 20 Gennaio alla Casa Bianca del nuovo Presidente degli Stati Uniti gli apparati strategici e l’intelligence Usa e dell’Italia hanno efficacemente anticipato, trasformando l’emergenza in una opportunità.
Arduino Paniccia

Effetto Biden dice ?

Di sicuro nel Mediterraneo con la presidenza di Joe Biden le cose sono destinate a cambiare e con molta probabilità anche abbastanza profondamente. Al contrario di Trump, la nuova amministrazione democratica sarà in guardinga competizione con la Russia ,che si e molto rafforzata nel mare nostrum anche attraverso una spuria alleanza con il sultano Turco Erdogan. Ma questa grande libertà di azione lasciata da Trump a Mosca e ad Ankara a mio parere sta per finire.La svolta di Bengasi viene considerata un riflesso della Biden strategy che prima ancora dell’insediamento del 20 Gennaio alla Casa Bianca del nuovo Presidente degli Stati Uniti gli apparati strategici e l’intelligence Usa e dell’Italia hanno efficacemente anticipato, trasformando l’emergenza in una opportunità.

Come si intrecciano queste prospettive strategiche internazionali con i retroscena della liberazione dei pescatori siciliani ?

L’ incontro di Conte e Di Maio con Haftar non ha certamente comportato soltanto la semplice legittimazione del Feldmaresciallo libico che vanta un alleanza molto stretta con russi, Emirati Arabi ed Egiziani e non ha bisogno della benedizione di Roma per continuare a controllare la Cirenaica. In realtà l’ incontro ha avuto duplice veste riaprire il contatto con Bengasi e di rilanciare il ruolo dell’Italia in  Libia, in un momento di particolare difficoltà della Francia, alle prese con rivolte interne e una pandemia più estesa del previsto.

La svolta di Bengasi viene considerata un riflesso della Biden strategy che prima ancora dell’insediamento del 20 Gennaio alla Casa Bianca del nuovo Presidente degli Stati Uniti gli apparati strategici e l’intelligence Usa e dell’Italia hanno efficacemente anticipato, trasformando l’emergenza in una opportunità.
Putin e Erdogan

Erdogan è però alleato con Serraj, il Premier del governo provvisorio nemico di Haftar

Per quanto concerne Erdogan si prospetta una drastica riduzione degli spazi di manovra lasciatigli negli ultimi anni nell’ area del Mediterraneo. Per Biden la Turchia ha già occupato troppi spazi: in Siria, spartendosi con i russi pezzi di territorio curdo, nei Balcani occidentali, e in Libia con gli accordi con Serraj sulle acque territoriali. Il ritorno sulla scena di Haftar inviso a Erdogan e l’improvvisa visita italiana vanno visti in questo senso. Ed è stata anche un’aperta dimostrazione che l’Italia non è così vincolata a Serraj.

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Il Premier libico Fayez al-Serraj

Come cambierà il ruolo degli Stati Uniti nel Mediterraneo?

Washinton sta tornando ad esprimere una linea più chiara e nello stesso tempo diretta, tornando cioè in campo. Come, secondo me, è appena accaduto in Libia. Questo si riverbererà sui sauditi grandi finanziatori di Haftar come sui loro  avversari turchi e rappresenterà anche l’avvertimento ai Russi che il campo di gioco non lo arbitrano solo loro e credo che in questo nuovo ambito vada collocata la missione italiana a Bengasi.I pescatori e il primo impatto della Biden Strategy in Libia

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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