Cara Italia guardiamoci negli occhi e prendiamo coscienza di come rilanciare,ridare fiducia e speranza ad un Paese migliore di quel che appare.
Sergio Mattarella parla direttamente al cuore degli italiani. Parole schiette e profonde. Un discorso di grande impatto emotivo, intellettualmente e umanamente molto alto.
Al di là dei richiami politici e istituzionali per “assicurare decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini”, commuovono i passaggi sull’ “Italia silenziosa e laboriosa che prova un dolore inestinguibile per le vittime del dovere”.
Così come colpisce la competenza dialettica della denuncia del cosiddetto far web, cioè la sempre più grave distorsione dell’uso dei social network, che il Capo dello Stato stigmatizza con termini intellegibili a tutti: “Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false.”
Fra le esigenze primarie della democrazia Sergio Mattarella pone infatti quella della corretta informazione, con un riferimento subliminale alla Rai, che Viale Mazzini non dovrebbe sottovalutare : “Un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico. Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze. Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi”.
Di grande impatto economico e istituzionale il forte richiamo all’ “esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali, ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo“.
Altro tema fondamentale per il Presidente della Repubblica quello del clima: “I mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.“
A sovrastare tutto, per Sergio Mattarella resta “la cultura della responsabilità” da sviluppare coinvolgendo tutti: partiti, istituzioni, imprese, cittadini, giovani e anziani.
Un messaggio al Paese quello del Presidente della Repubblica che in definitiva sottolinea come siano gli stessi Italiani la misura dell’Italia.