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Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

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Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissute Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

by Maggie S. Lorelli

In un’epoca in cui ci si sposa sempre meno e la famiglia unipersonale rischia di diventare il modello sociale dominante, è il caso di riflettere una volta di più sulle relazioni di coppia. Basta accennare all’argomento in rete che si solleva un vespaio di lamentele sui risvolti tragicomici della presunta incomunicabilità fra uomini e donne.

Esiste una ricca letteratura scientifica che espone i risultati di studi e ricerche che penetrano, grazie ai moderni metodi di neuroimaging, fin nei meandri della struttura cerebrale nel tentativo di carpire la sostanza biochimica dell’eterogeneità dei comportamenti dei due generi.Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

Tuttavia, i moderni neuroscienziati sociali tendono a ridimensionare i freddi dati cefalometrici del neurosessismo, negando che le cause del diverso approccio dei due sessi alle relazioni risieda nel cervello che si sa, al pari del fegato o del cuore, non ha sesso. Sarebbero piuttosto i fattori culturali a condizionare le dinamiche fra le due metà del cielo.

Per dirla con la neuroscienziata Gina Rippon, il bandolo dell’intricata matassa delle relazioni tra i due sessi non si anniderebbe nei cablaggi neuronali, ma “sarebbe un mondo di genere a produrre un cervello di genere”.Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

Come per ogni altra questione umana, una valutazione equilibrata si incontra al crocevia fra diverse prospettive. Natura e cultura viaggiano di pari passo influenzandosi reciprocamente in una costante corrispondenza biunivoca.

All’interno di questo eterno loop, se si vuole progredire nelle relazioni sentimentali, occorre uno sforzo di volontà consapevole da parte di entrambi i sessi.

Un buon punto di partenza potrebbe essere quello di ammettere che esistono delle differenze radicate nella storia dei generi, cercando di non interpretare tali peculiarità specifiche in termini di subordinazione o supremazia, ma di ricchezza nella diversità.

Se la moderna società multitasking favorisce l’interscambiabilità dei ruoli tradizionali, non bisogna dimenticare che, nei secoli di ritardo nell’accesso alle professioni, le donne coltivavano le emozioni, raggiungendo un elevato grado di raffinamento dei sensi, e con essi arguzia, intuizione, profondità di pensiero. Gli uomini, storicamente protesi all’azione, accumulavano per contro uno svantaggio sul piano metaemotivo, attivando aree del cervello più orientate a soluzioni pratiche.Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

Due pianeti diversi dunque, Marte e Venere, due distinti approcci emozionali dovuti a modelli educativi così diversi da incidere sulle nostre stesse strutture neurali, sia pure con infiniti gradi di distribuzione variabile. Colmare questo gap può essere possibile solo accettando questa diversità, imparando l’alfabeto delle emozioni al fine di gestirle in modo consapevole per orientare al meglio i propri pensieri e le proprie azioni. In altre parole, per far funzionare le relazioni è necessario accrescere la propria intelligenza emotiva.

Questo impegno in una rieducazione sentimentale reciproca ripara la coppia dalle emozioni distruttive e da quelli che John Gottman, professore di psicologia all’Università di Seattle e fondatore di “Love Lab” per lo studio delle dinamiche di coppia, definisce i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: la critica, l’atteggiamento difensivo, il disprezzo e l’ostruzionismo, che minano le relazioni fino alle estreme conseguenze.

Secondo Gottman una delle chiavi per una relazione felice risiederebbe proprio nell’intelligenza emotiva della coppia, in particolare quella dell’uomo. Un uomo che non abbia sviluppato sufficientemente la sua sfera emotiva rifiuta l’influenza del partner, perché teme di perdere il proprio potere. Tutto ciò che la donna dice o fa, viene percepito come un attacco, che a sua volta genera un atteggiamento difensivo che conduce a un nuovo attacco, innescando un’escalation di frustrazione e rabbia.

Al contrario, un uomo emotivamente intelligente non ha paura di esprimere i propri sentimenti ed è in grado di farsi carico delle emozioni della propria compagna, smorzando le tensioni.Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

Anche le donne concorrono a minare i rapporti aumentando la negatività nelle discussioni, in particolare con critiche e rimproveri, a volte peccando di eccessiva verbosità emotiva, ma risultano più ricettive all’influenza del partner e propense a tenere in considerazione le sue emozioni.

Affidiamoci dunque, per concludere, ai consigli del massimo esperto nei legami d’amore e alle regole d’oro stilate, dopo decenni di osservazione delle dinamiche di coppia, in uno dei suoi libri che ha davvero cambiato il destino di molte famiglie in crisi: “Intelligenza emotiva per la coppia”: coltivare la tenerezza e la stima reciproche; dispensare piccoli gesti quotidiani d’affetto;Relazioni di coppia dal love lab ai rapporti metaemotivi

farsi influenzare dal partner venendosi incontro nelle proprie istanze psicologiche e nei propri bisogni affettivi; risolvere i problemi attraverso la tolleranza e la difficile arte del compromesso;

superare i blocchi evitando il tabù del silenzio; avere obiettivi comuni, materiali e spirituali, per creare coesione tra i due partner.

Si tratta di competenze che necessitano di allenamento quotidiano affinché diventino abitudini consolidate.

Tuttavia non esiste una ricetta valida per tutti, l’importante è sapere che si può imparare ad amare e che esiste una chiave universale che apre le porte di ogni cuore, e si chiama empatia.

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Maggie S. Lorelli maggiemusic@gmail.com

Davvero di grande interesse sociologico e scientifico le riflessioni di Maggie S. Lorelli. Musicista, scrittrice e docente, l’autrice delinea quasi tutto l’orizzonte filosofico, psicoanalitico ed esistenziale delimitato da due celebri frasi: “L’amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia” di Barbara Alberti e “L’uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dell’altro” di Karen Blixen.

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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