Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta Storie di vita e vicende vissute
by Adriana Piancastelli
Ciao Lucio,
Grazie di festeggiare il tuo ottantesimo compleanno nel Paradiso degli artisti, in cui la musica è libertà senza tinte nei capelli, rughe piene di trucco, ciglia finte e autotune.
Grazie di essere stato i nostri Beatles e Rolling Stones, Bob Dylan e Bruce Springsteen, Cantagiro e Bandiera Gialla, Sanremo e un Disco per l’Estate. Di essere stato così avanti da sperimentare sonorità e strumentazioni insolite , da contaminare con l’inquietudine internazionale la sana comfort zone della provincia reatina.

Grazie di essere stato la colonna sonora della vita di almeno tre generazioni, il conforto di tanti esami di maturità vissuti ancora con il cuore in gola e il caldo di luglio. Di essere stato il suono della disperazione di tutte le storie d’amore chiuse annegando in una versione rauca e dolcissima di “Io vivrò senza te” e della sigla di estati al mare lunghissime e piene di “Acqua azzurra acqua chiara”.
Grazie delle note su tante dita adolescenti di chitarre intrecciate a indianate, sabbia umida, falò, baci impacciati con la “Canzone del sole” e mare nero mare ne….
Grazie della timidezza sotto i capelli afro, dello sguardo bambino, del foulard al collo e della sperimentazione bivocale di “Pensieri e parole”.
Grazie dell’ attesa emozionata di ogni disco in uscita, davanti alla porta di Ricordi e della gioia con cui si accarezzava la “copertina” del LP appena conquistato.
Grazie di quel Sanremo atipico in cui “Un’avventura” è diventata un blues con Wilson Pickett e de “Il vento” che ha smesso di essere una hit dei Dik Dik appena ascoltato il primo “Cara…son le otto del mattino” con l’inconfondibile tono rauco tanto caro.
Grazie di essere stato accanto a tutti quelli ( davvero tanti) che abbiamo provato anche solo per un attimo a guidare a fari spenti nel buio solido della notte.
Grazie per “La mente torna” regalata a Mina e per “Uno in più “ prestata a Riki Maiocchi.
