La visita di Biden in Israele e i continui contatti diretti di Blinken non hanno ancora fatto desistere il Governo di Tel Aviv dall’intenzione di scatenare non un attacco, ma una doppia offensiva contemporaneamente contro Hamas a Gaza e contro gli Hezbollah nel Libano.

L’intelligence americana ed inglese considerano ad alto rischio i piani predisposti dal Ministro della Difesa Yoav Gallant, risoluto sostenitore di un attacco preventivo contro gli Hezbollah. Gallant sostiene che il principale sforzo militare di Israele dovrebbe concentrarsi su Hezbollah poiché rappresenta una minaccia maggiore di Hamas.
Tanto Washington che Londra stanno facendo pressioni sul Premier Benjamin Netanyahu, che però é fortemente indebolito perché ritenuto il principale responsabile dei massacri compiuti il 7 ottobre da Hamas e per le profonde divisioni provocate al paese con le forzature sul sistema giudiziario. Divisioni che hanno distolto e indebolito i servizi di sicurezza e l’esercito di Tel Aviv.
