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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

Dallo storico “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria , a “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij, all’appena pubblicato saggio di Giovanni Fiandaca “ Punizione” il tema é perennemente quello del conseguimento della salvezza attraverso l’espiazione.

“Punizione: una parola drammatica che ogni epoca tenta di riscrivere. Un tema controverso che oggi più di ieri é attraversato da incertezze e contraddizioni” sottolinea la locandina di presentazione di quello che, pagina dopo pagina, va ben oltre l’elaborazione giurisprudenziale e si configura come un moderno trattato sulla riparazione di una colpa commessa e la liberazione dalla stessa mediante l’accettazione e la sopportazione della pena inflitta. Un trattato che interroga e trasmette ai lettori, ma soprattutto agli addetti ai lavori al capezzale di una giustizia al limite dell’ingiustizia, le paradossali contraddizioni di uno dei nodi più drammatici del vivere morale e civile e l’urgenza di profonde riforme con quelle finalità educative che ne connota la visione costituzionale.

Una prospettiva costituzionale che rappresenta l’ulteriore contributo alla civiltà giuridica di Giovanni Fiandaca, autore di numerosi saggi e libri, professore emerito di Diritto penale nell’Università di Palermo, già componente del Consiglio superiore della Magistratura e Garante dei diritti dei detenuti per la Sicilia.