Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita e vicende vissute
by Pinkie
Mauritius è un’isola piena di colori, di profumi, di palme, di fiori, di mille sfumature di verde e turchese e di cani.
Come in India e in altri Paesi vicini, sono cani senza padroni che vivono soli, di rifiuti o di bocconi caritatevoli, divorati da zecche e pulci, con occhi immensi che raccontano troppe storie.
E una mattina di passeggiata pigra in riva al mare scopro nascere dall’acqua due orecchie color miele e quattro zampe morbide cullate dal relax delle onde.
Mi avvicino e le orecchie pelose rivelano un paio di occhi dorati interrogativi e infastiditi.
Provo ad allungare una mano in un abbozzo di carezza e vengo nobilmente ignorata.
Con immensa dignità, una cagnolina bionda esce dall’acqua, mi regala la consueta sgrullatina con cui i cani si liberano dalla sensazione dl bagnato e dopo un’ultima occhiata del tutto priva di curiosità, si allontana.
La ritrovo nel pomeriggio, in una spiaggia poco lontana, insieme ad altri due cani, mentre zoppica vistosamente immagino a causa di un invito non troppo tenero ad allontanarsi, magari accompagnato da un calcio esplicativo e sintetico.
Stavolta la chiamo, invento per lei un “Lola” senza pretese e mi avvicino al cagnolone che l’accompagna, un tigrato per casualità e non per razza.
Entrambi allungano la mandibola per farsi accarezzare nel sottomento e si rotolano nella sabbia ancora calda.
Lola cammina a fatica e provo a massaggiarle la zampa tra una carezza e un’altra, poi quasi all’improvviso, scompaiono in mezzo alle palme.
I tramonti incendiati e struggenti dell’isola si vestono di sera e ritrovo sulla strada i due cani che accompagnavano Lola.
Mi riconoscono e stavolta si allungano sulla schiena per favorire tutto il repertorio delle grattatine sulla pancia.
Cerco Lola, la chiamo ed entrambi trotterellano nel palmeto e un attimo dopo tornano con la cagnolina color miele che esprime la gioia dell’incontro spalmandosi sui miei piedi sussurrando guaiti brevi strappacuore.
Realizzo che domani sera lascerò l’isola e dovrò regalare a Lola una cena indimenticabile.
Torno a cercarla dopo aver saccheggiato il buffet creolo con ogni tipo di cibo proteico e succulento mimetizzato in una improbabile sacca da mare.
Ricerca brevissima Lola è a sorpresa davanti al bungalow ad aspettarmi.
Coda a vortice, gioia negli occhi, divora tutto quello che esplode dall’involucro con piccoli guaiti di piacere, poi si accuccia e resta tutta la notte di guardia davanti alla porta.
Il giorno della partenza andiamo insieme in spiaggia e finalmente scava una buca sotto al lettino e si abbandona ad un sonno tranquillo interrotto solo da carezze.
L’amore puro che regalano e suscitano queste creature tutte peli e occhi è immenso.
Immagino mille escamotages per portarla via. Inutile. E le toglierei la libertà.
Con la vigliaccheria che caratterizza solo gli esseri umani, non la sveglio dal sogno di aver avuto un padrone e tanto amore solo per un giorno.
La verità è che non sopporterei lo sguardo consapevole dell’abbandono.
Ciao Lola, grumo di amore puro, che il mare, il sole, e i profumi di Mauritius ti siano sempre lievi: sei nel mio cuore
Per Sigmund Freud il sentimento d’amore per i cani, e in genere per gli animali domestici, è quello stesso che nutriamo per i bambini. Mentre per Seneca l’amore per un cane dona molta forza all’uomo. Equidistanti fra queste due storiche e ancora attualissime definizioni, oltre le malinconiche parole di Pinkie si percepisce anche l’impotenza di non potere alleviare il destino degli animali d’affezione nei paesi del cosiddetto terzo mondo. Un’esistenza, se possibile, molte volte più tragica di quella delle stesse popolazioni.