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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
by Antonino Cangemi
Censurare Dostoevskij ? Contrapposta all’universalità della cultura, la guerra è sempre stata la madre di tutti i manicheismi, puerili e non. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin li ha rigenerati in tutto il mondo e li ha riprodotti anche in Italia.




Vasil’evič Gogol’ e Michail Afanas’evič Bulgakov. Il primo, nato a Soročincy nel governarato della Poltova agli albori del XIX secolo, è passato alla storia della letteratura per “I racconti di Pietroburgo” e per le “Anime morte”: con la sua comicità grottesca e visionaria intrisa di pietas ha insegnato che cosa vuol dire coniugare il riso e il pianto (Dostoevskij affermò: “Siamo tutti figli del Cappotto di Gogol’”); il secondo di Kiev, fuoriclasse della scrittura satirica tra il XIX e XX secolo, è un funambolo geniale dall’inventiva mai doma e il suo “Il Maestro e Margherita” è tra i romanzi più intriganti di sempre.
