Nomine in progress
A Palazzo Chigi e dintorni è riaffiorata la lunga faglia che storicamente divide e contrappone la politica e il Ministero dell’Economia.
Da Luigi Einaudi a Giuseppe Pella, da Ezio Vanoni a Malagodi, Andreatta, Ciampi, Tremonti, Siniscalco, fino a Pier Carlo Padoan, i Ministri del Tesoro prima e dell’Economia poi hanno sempre tentato di impedire l’aumento del debito pubblico.
Una lievitazione sospinta da politiche di spesa senza copertura dei Ministri e dei leader dalle promesse elettorali irrealizzabili o dalle scelte economiche demagogiche, non compatibili con la voragine del disavanzo del bilancio statale.
La faglia che divide la maggioranza giallo verde, parte dalle scelte del Ministro dell’Economia Giovanni Tria che oltre a frenare sulla flat tax e sul reddito di cittadinanza, di cui infatti si parla sempre meno, si è messo di traverso sulle nomine dei vertici della Cassa depositi e prestiti, che è uno dei principali polmoni finanziari dello Stato. Questo il quadro delle nomine in progress e di quelle ratificate:
- Cdp
Il braccio di ferro in corso fra Tria e i Vice Premier Salvini e Di Maio ha fatto più volte slittare l’ assetto di vertice. Al sostanziale disco verde per la designazione alla Presidenza di Massimo Tononi, non corrisponde una analoga convergenza sulle nomine contese dell’Amministratore Delegato e del Direttore Generale. Tre i candidati: l’economista Dario Scannapiego, candidato da Tria; l’interno Fabrizio Palermo, designato dai 5Stelle; Marcello Sala, ex Vice Presidente di Banca Intesa, candidato dalla Lega.
- Corte Costituzionale
Luca Antonini, considerato vicino alla Lega e teorico del federalismo fiscale
- Consiglio Superiore della Magistratura
Oltre a eleggere in nuovo Giudice Costituzionale, il Parlamento in seduta congiunta ha eletto gli otto consiglieri laici del Consiglio Superiore della Magistratura che si insedierà a settembre. Per la vice Presidenza si prospetta la candidatura di Alessio Lanzi, Professore di diritto commerciale all’Università Bicocca di Milano. Il profilo di Lanzi è stato proposto a Forza Italia dal Prof. Franco Coppi che ha rinunciato alla candidatura a Palazzo della Consulta. Questi i consiglieri laici del Csm eletti dal Parlamento:
- Alberto Maria Benedetti, Filippo Donati e Fulvio Gigliotti, proposti dai Cinque Stelle
- Stefano Cavanna ed Emanuele Basile, candidati dalla Lega
- Alessio Lanzi e Michele Cerabona, per Forza Italia_
- David Ermini proposto dal Pd
- Designazioni V^ Commissione CSM per gli incarichi direttivi
- Presidente del Tribunale Chieti
Guido Campli 5 voti ( Balduzzi, Ardituro, Palamara, Forteleoni, Fanfani)
1 astenuto: Morgigni
- Presidente Tribunale di Avezzano
Zaira Secchi 5 voti (Balduzzi, Ardituro, Palamara, Forteleoni, Fanfani)
1 astenuto: Morgigni
- Presidente Tribunale di Lanciano
Riccardo Audino all’unanimità
- Presidente di Sezione penale Corte di Appello di Firenze
Angela Annese all’unanimità
- Presidente di Sezione penale Corte di Appello di Firenze
Maria Cannizzaro all’unanimità
- Presidente di Sezione civile del Tribunale di Chieti
Nicola Valletta all’unanimità
- Presidente di Sezione civile del Tribunale di Teramo
Angela Di Girolamo 5 voti (Balduzzi, Ardituro, Palamara, Forteleoni, Fanfani)
Giuseppe Marcheggiani 1voto (Morgigni)
- Presidente di Sezione penale Corte di Appello di Bologna
Donatella Santini 4 voti ( Palamara, Balduzzi, Fanfani, Ardituro)
Michele Leoni 1 voto ( Forteleoni)
Alberto Pederiali 1 voto (Morgigni)
- Presidente di Sezione penale Tribunale di Bologna
Pier Luigi Di Bari all’unanimità
- Procuratore Aggiunto Tribunale di Bologna
Morena Plazzi 5 voti (Balduzzi, Ardituro, Palamara, Forteleoni, Fanfani)
1 astenuto: Morgigni
- Procuratore Aggiunto Tribunale di Bologna
Lucia Russo 4 voti (Forteleoni, Ardituro, Palamara, Fanfani)
Rossella Poggioli 2 voti ( Morgigni. Balduzzi)